ISIDE SOPHIA – Ottava Lettera (Parte II)

Denderah

OTTAVA LETTERA

Novembre 1944

LA NATURA DEL MONDO PLANETARIO

(Continuazione)

In tal modo, abbiamo trovato il carattere fondamentale dei tre gradini di passato, presente e futuro in quanto essi rivelano se stessi attraverso la nostra vita. Essendo il tempo settuplice, dobbiamo ora trovare il carattere fondamentale dei tre gradini del passato e quelli del futuro e, in mezzo ad essi, l’unico gradino del presente. Se riusciamo nel rinvenire il carattere di questa settuplicità, non solo risolveremo l’enigma di una delle leggi del tempo, bensì riusciremo altresì a leggere il carattere interiore e le capacità dei cinque Pianeti, del Sole e della Luna. Infine giungiamo alla ragione del perché abbiamo intrapreso questo compito apparentemente arido e faticoso di scoprire la legge della settuplicità del tempo.

Star-Baby

L’essenza dell’evoluzione è l’emancipazione. Qualche essere che finora è stato sommerso in un oceano di esistenza universale, muove verso l’esistenza individuale. Per iniziare le nostre osservazioni, prendiamo il bambino neonato nel suo stadio presente e guardiamo poi indietro nel suo passato. In primo luogo al momento del concepimento egli giunse ad esistenza attraverso il padre e la madre. Possenti Potenze di Volontà, che chiamiamo destino, compenetrarono le vite del padre e della madre. Attraverso queste Potenze di Volontà fu aperta per l’anima del bambino la porta nell’esistenza fisica. Questo fu il primo gradino, ma ciò non sarebbe stato sufficiente. Forze di vita compenetrarono il germe del corpo fisico e lo portarono sempre più a forma umana finché esso non nacque. Persino un terzo stadio fu necessario a render capace l’organismo, da un certo momento in poi, di avere sensazioni e sentir dolore o soddisfazione attraverso i suoi propri bisogni corporei.

  • Primo: possenti Potenze di Volontà causano l’esistenza fisica. Viene creato il germe di un singolo corpo individuale.
  • Secondo: questo germe di un corpo individuale è permeato da forze vitali che plasmano il germe ad immagine dei suoi genitori.
  • Terzo: mentre il germe è plasmato sempre più ad immagine dei suoi genitori, esso è permeato pure dalle forze dell’Anima e dalle forze della coscienza.

Nel descrivere questi tre stadi abbiamo descritto pure le caratteristiche e le capacità dei tre Pianeti superiori – Saturno, Giove e Marte.

SATURN2

Saturno appare sempre come la manifestazione di quelle forze che nell’Universo creano il germe della singola esistenza fisica per tutte le specie di esseri, sia che essi abbiano bisogno dei corpi di pietre, di piante, di animali, oppure di esseri umani per la loro presenza terrestre. Tremende Potenze di Volontà emanano da questi Esseri di Saturno.

JUPITER1

Da Giove fluiscono Potenze di vita che dotano i germi della singola esistenza fisica di forze di Vitalità. Qui, comunque, incontriamo una difficoltà. Percepiamo che la pianta è ancora permeata da forze vitali, ma non possiamo vedere queste forze nel minerale. Dobbiamo riconoscere che i minerali non possono essere vitalizzati dalle forze di Giove, benché queste forze vengano riflesse. Il secondo stadio della settuplice evoluzione lavora in una maniera diversa dentro il regno minerale.

Le forme cristalline dei minerali sorsero dalla riflessione delle forze di Giove in passati cicli di evoluzione, rivelando la magnifica Saggezza del Cosmo. In seguito vedremo pure come queste forze di Saggezza Cosmica siano collegate con Giove.

mars

Marte è il donatore delle forze animiche. Per forze animiche intendiamo le Potenze che rendono le creature capaci di avere sensazioni ed emozioni, sorte entrambi da eventi nel mondo esteriore o da attività provenienti dall’interno del loro proprio corpo. Queste percezioni possono risvegliare o simpatia o antipatia. Così, per esempio, il bambino neonato è capace di sperimentare qualsiasi impressione causata dal mondo circostante, o come dolorosa oppure confortevole. Un ago che punga la pelle può essere spiegato soltanto come un evento meccanico, ma ciò non spiega il fatto che il bambino cominci a piangere. La ferita causata viene sperimentata qualitativamente in una sfera diversa da quella di un semplice evento fisiologico.

La capacità di esperienza animica è già qui nel bambino neonato, ma che cosa accade con le sostanze inanimate e nelle piante? Che capacità animiche siano innate in questi oggetti non possiamo dirlo, tuttavia le forze di Marte operano su qualsiasi cosa venga in essere. Le sostanze inanimate, come i minerali e gli esseri viventi più semplici come le piante, hanno soltanto un “riflesso” di esse. Le forze animiche riflettono se stesse nelle proprietà chimiche di questi oggetti. Se guardo la penna nella mia mano, allora certamente non posso dire che essa abbia qualcosa come delle sensazioni, ma mentre essa era ancora in costruzione, prima che venisse nelle mie mani, il seme della disgregazione era già impiantato in essa. Questo destino, che porta l’inevitabile disintegrazione, sembra dapprima negare la vita, tuttavia dobbiamo occuparci di esso. Qui la natura aggressiva di Marte appare come quella che alla fine distrugge ciò che è stato creato. Troviamo, inoltre, che là dove Marte crea capacità animiche esso semina pure il seme della disgregazione, poiché le forze animiche e le emozioni di piacere e dolore alla fine distruggono il corpo di un essere umano. Queste forze fluiscono in tutti gli esseri creati prima che entrino nella fase della loro presente esistenza.

kircher-solaris

Le forze del Sole creano o causano l’attuale stato di essere in tutti gli oggetti della creazione. Nell’era presente esse causano anche l’emancipazione e l’anelito verso l’indipendenza. Pensiamo ancora una volta al bambino neonato. E’ appena nato, il che significa che è stato separato dal corpo della madre, la quale è stata fisiologicamente una parte di esso prima della nascita. Ora egli è fisiologicamente separato, e crescendo tende verso l’indipendenza. Ciò è mostrato anche dal fatto che uno dei primi atti di coloro che attorniano il bambino è quello di dargli il suo nome proprio. Viene riconosciuto come essere individuale. Con i nostri sensi possiamo realizzare ch’egli ha il suo proprio corpo, e speriamo persino che questo corpo crescerà sempre più indipendente dalle necessità della vita nelle quali egli è implicato durante la sua prima infanzia e la sua fanciullezza.

Non possiamo parlare di un impulso di individualizzazione entro i regni inferiori della natura nella stessa maniera in cui possiamo farlo entro l’umanità, sebbene l’impulso del Sole sia operante anche qui. La luce solare li rende visibili ai nostri occhi; noi percepiamo il loro profilo e i loro colori. Pensiamo alla costruzione del primo motore a vapore. In primo luogo, l’idea arrivò all’inventore; questo fu lo stadio di Saturno. Poi l’inventore dovette riflettere sulla sua idea e considerarla in rapporto con le leggi meccaniche e fisiche, con i conseguimenti tecnici della sua era. Egli dovette entrare nel Mondo della Saggezza Universale nella misura in cui essa venne rivelata all’umanità; questo fu lo stadio di Giove della costruzione del motore a vapore. Quindi l’inventore, procedendo nella realizzazione del suo progetto, dovette usare sostanze terrestri, come ferro e acciaio, nelle quali erano già impiantate reazioni chimiche che determinavano la stabilità del metallo, considerare le reazioni del vapore ecc. Questi fatti in seguito potrebbero aver causato il fallimento o l’impopolarità della sua macchina; quello era il periodo di Marte del motore a Vapore. Poi un giorno il motore fu completato. Esso poté esser visto come un’entità ed ognuno poté percepire come si muoveva e lavorava. Ora come macchina esso era entrato nella fase del suo “attuale stato di essere”. Era entrato altresì nel regno della percezione empirica; questa fu l’opera delle forze del Sole. Esse creano il regno dell'”empirismo” che risplende come la luce di un Sole sugli oggetti individualizzati.

Abbiamo ora descritto l’operare delle forze di Saturno, di Giove e di Marte come processi nel tempo. Queste forze, mediante le quali tutt gli esseri che entrano nell’esistenza devono passare, sono collegati con la “fabbricazione” degli oggetti nell’Universo. Essi rappresentano il passato. I tre stadi del passato possono, comunque, differire grandemente nel tempo secondo la natura dell’oggetto. Essi possono prolungarsi per età di durata “astronomica”, oppure possono pure contrarsi in pochi secondi, ma possono sempre venir trovate.

Pensiamo ora gli ultimi tre gradini del settuplice ciclo di evoluzione. Il quarto gradino era l’emancipazione della creatura dalla sua origine. Ora nei gradini successivi l’essere individualizzato anèla secondo le sue capacità a manifestare se stesso come un essere libero, e nel manifestare se stesso, che è possibile unicamente se esso entra nel futuro, può rivelare e liberare tutto ciò che è nato in esso durante il primo stadio del passato.

Per esempio, crescendo il bambino diventa sempre più attivo nella vita. Comunque, divenendo attivo l’essere umano, qui appaiono come retroscena della sua attività tutte quelle forze animiche che già erano impiantate in esso prima della nascita: le sue simpatie e antipatie; la sua capacità innata per reazioni dolorose o gioiose, sia che promuovano o ostacolino le sue azioni; e proseguendo la vita, la sua attività diviene una sorta di maestro e redentore di quelle innate qualità animiche. Spessissimo questo istruttore entro il regno dell’attività umana è più saggio dello stesso essere umano e diventa la sua giuda spirituale, investito con l’autorità del Destino.

mercury

Queste forze vengono dal Pianeta che è chiamato Mercurio in astronomia. Così Mercurio è il redentore delle forze di Marte che abbiamo descritto più sopra. Le vie del destino, lungo le quali lo Spirito di Mercurio guida l’essere umano per la sua redenzione, sono spesso strane e incomprensibili. Solo se l’essere umano anela ad una comprensione spirituale del nostro proprio destino può trovare coscientemente un rapporto con lo Spirito di Mercurio, che rappresenta il quinto gradino nella settuplice legge del tempo.

Il Pianeta chiamato Venere in astronomia rappresenta il sesto gradino. Il sesto gradino è in rapporto al secondo, a Giove. Essendo Giove il donatore di forze di Vita e di Saggezza, Venere è collegata con lo sviluppo di queste forze di vita creativa nell’essere umano. Inoltre, l’essere umano di oggi è lontano dall’esser capace di creare vita entro la sfera della Terra, sebbene nell’incoscienza profonda noi stiamo realmente facendo ciò. Ci sono attività nelle profondità incoscienti del nostro organismo che non soltanto distruggono la vita, ma creano anche la vita; tuttavia, non abbiamo ancora il controllo su di esse.

In un lontano futuro l’umanità sarà capace di sviluppare coscientemente simili attività, e quindi essa sarà capace non solo di creare oggetti come macchine morte, bensì anche esseri come piante, che portano in sé vita. Così opera Venere nelle profondità dell’organismo umano. L’arte umana è un debole albeggiante splendore di quelle forze che un giorno saranno pienamente sveglie nell’umanità.

a46bcd7dcf3598e3b4e9eaeea216893b

Il settimo gradino è causato dalla Luna. Sebbene la Luna sia vicina alla Terra, le capacità che sono collegate con la sua sfera sono lontanissime dalla coscienza dell’umanità. Il settimo gradino, la Luna, è collegata al primo gradino, Saturno. Saturno appare in relazione con lo stadio di ogni evoluzione in cui un impulso, oppure un essere animico compenetrato da possenti Potenze soprannaturali di Volontà, entra nel regno fisico e crea per se stesso un recipiente fisico. Ora, dopo aver attraversato tutti gli stadi della creazione e dell’individualizzazione, nel settimo stadio esso ha raggiunto una tale perfezione, come essere individuale, che può dotare la pura esistenza animica dell’esistenza fisica.

Negli esseri umani, oggi, vive soltanto un pallido riflesso di questa capacità. E’ soltanto una profezia di quel che un giorno, in una lontana epoca futura sarà una capacità pienamente sviluppata e coscientemente controllata. E’ la capacità di “ri-produzione”, profondamente radicata nel nostro organismo e guidata da Entità Spirituali. Questo potere oggi è soltanto una pallidissima immagine della sua reale controparte spirituale.

(Continua)

Tutti i diritti di riproduzione, di traduzione o di adattamento sono riservati per tutti i Paesi. E’ vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, se non espressamente autorizzata per iscritto dall’editore, salvo piccole citazioni in recensioni o articoli.

2 pensieri su “ISIDE SOPHIA – Ottava Lettera (Parte II)

  1. Dice Willi Sucher:
    – Saturno appare sempre come la manifestazione di quelle forze che nell’Universo creano il germe della singola esistenza fisica per tutte le specie di esseri …
    – Da Giove fluiscono Potenze di vita che dotano i germi della singola esistenza fisica di forze di Vitalità.
    – Marte è il donatore delle forze animiche. Per forze animiche intendiamo le Potenze che rendono le creature capaci di avere sensazioni ed emozioni …

    invece Steiner, nel suo libro Teosofia, descrivendo il Devachan, dice:
    – La prima regione ( Marte ) comprende gli archetipi del mondo fisico …
    – La seconda regione del mondo spirituale ( Giove ) contiene gli archetipi della vita …
    – Come terza regione del mondo spirituale ( Saturno ) vanno riguardati gli archetipi di tutto ciò che è animico …
    Ho messo i nomi dei pianeti tra parentesi, in quanto non presenti nel libro citato, ma riportati altrove da Steiner come corrispondenti alle relative regioni del Devachan e alle Forze cosmiche che le originano: ad esempio nella conferenza del 1.4.13 di Berlino ( Vita da morte a nuova nascita in relazione ad eventi cosmici ), dove viene esplicitamente fatto riferimento al libro “Teosofia”, con approfondimenti su quanto in esso trattato. In questa conferenza vengono ribadite le corrispondenze già espresse in Teosofia tra le prime tre regioni del Devachan ( Marte-Giove-Saturno ) e gli archetipi da esse generati.
    Sembrerebbe che il Sucher abbia invertito Marte e Saturno, forse facendo confusione tra l’antico Saturno, in effetti matrice dei “prototipi” dei corpi fisici umani, ed il Saturno attuale.
    Anche la spiegazione fornita sull’origine della “conflittualità” delle forze marziane, sembra l’esatto opposto di quella fornita da Steiner nella conferenza citata. Infine l’attribuire a Giove la definizione di “stadio del passato” sembra decisamente contrastare con quanto più volte riportato da Steiner nella Scienza Occulta, e cioè Giove quale futuro stadio evolutivo della Terra. Ma anche qui mi sembra esserci confusione tra stadi evolutivi, passati o futuri, e azione attuale di determinate forze cosmiche.
    Mi è sfuggito qualcosa …
    o Willi Sucher ha fatto un po’ di confusione ?

  2. Gentile Experior,
    penso proprio che Le sia sfuggito l’essenziale e temo che Lei abbia frainteso quel che scrive Willi Sucher che più non si potrebbe! Vi sono vari rilievi da farLe per il suo commento: sia riguardo al metodo, sia riguardo al merito delle sue affermazioni.

    Riguardo al metodo, devo dirLe che Lei penetra con un pensare razionale e dialettico in un campo nel quale alle immagini della cosmologia donata da Rudolf Steiner, si dovrebbe portare incontro, nel silenzio più rigoroso del mentale dialettico, il moto interiore della contemplazione. Le immagini della cosmologia di Rudolf Steiner non nascono da speculazione razionale, bensì dall’esperienza della percezione spirituale diretta, nell’atto della contemplazione, di contenuti relativi a realtà che trascendono di gran lunga i limiti del conoscere legato a spazio, tempo e corporeità. Il sacrificio da parte di Rudolf Steiner – sacrificio immane – di tradurre in parole dell’inadeguato linguaggio umano quelle realtà trascendenti, ha come unico scopo l’atto interiore sacrale del discepolo della Via dell’Iniziazione, volto alla contemplazione e all’esperienza di quei medesimi contenuti. La realtà cosmica si è fatta parola umana unicamente per che partendo dalla parola umana, consumandone la forma verbale e dialettica nella contemplazione, il discepolo giungesse a sperimentare quelle sovrumane realtà, non certo per discettare sulle parole di Rudolf Steiner, aggiungendo parole alle parole.

    Ma ciò riguarda in modo particolare lo «studio», inteso come gradino della Iniziazione. Ne scrivevo, oggi stesso, ad un amico. Gli dicevo : «Lo “studio”, inteso in senso rosicruciano come grado di iniziazione, non ha nulla a che vedere con la maniera intellettuale, cerebrale, di leggere e studiare tipica della nostra epoca. Anche la maniera universitaria di studiare, pur indubbiamente necessaria in molti campi profani, sul piano spirituale non porta assolutamente da nessuna parte. Anzi: può facilmente paralizzare molte forze profonde dell’anima. Lo “studio”, rettamente inteso, non è il glossare e il commentare intellettualmente e culturalmente quanto si legge. Il farlo, in un testo di Sapienza spirituale sarebbe un grossolano errore, perché si risolverebbe unicamente nel dire con altre parole quel che scrive l’autore, e che non si è capito con le sue parole, perché non lo si è affatto sperimentato. Come ammonisce Massimo Scaligero, l’idea di un’esperienza spirituale non è l’esperienza spirituale stessa: può esserne, tuttalpiù, un minimo inizio propedeutico. I testi della Scienza dello Spirito devono essere letti e riletti molte volte : deve esserne penetrata interiormente ogni singola frase, deve esserne vissuta la vita di ogni singola parola, di ogni immagine, come avverte Rudolf Steiner nell’introduzione alla terza edizione di Teosofia. Si tratta di una potente e necessaria fisioterapia dell’anima, vòlta a trarla fuori dallo stato di sordità e di opacità nel quale si trova, nonché da uno stato di sonno e di asfissia, da uno stato di paralisi catalettica della volontà spirituale. Senza questo energico lavoro interiore, tutto il resto – mi creda – è vano. Ma su questo piano gli esseri umani, per infingarda accidia e per turpe viltà, si fanno molte illusioni e molti sconti».

    Quanto al merito delle sue affermazioni, ha completamente ragione Willi Sucher e non Lei. E questo perché da Lei sono state confuse realtà che riguardano la cosmogonia, ossia l’origine dell’universo, con la cosmologia dell’attuale nostro Universo. Viene, in particolare scambiata una realtà «sovratemporale» e «temporale», col suo retroscena spirituale, con la realtà «spaziale» del nostro sistema planetario «divenuto», con il suo «attuale» retroscena spirituale, relativo alle varie Gerarchie operanti in esso.

    L’affermazione di Willi Sucher che: Saturno appare sempre come la manifestazione di quelle forze che nell’Universo creano il germe della singola esistenza fisica per tutte le specie di esseri … è appunto relativa al fatto che l’Antico Saturno è all’origine della formazione della corporeità dell’essere umano, e non solo. In Gerarchie spirituali e il loro riflesso nei regni della natura, e in numerose altri cicli di conferenze, Rudolf Steiner afferma che l’Antico Saturno agiva, ed agisce tuttora, nella intera sfera, tolemaicamente intesa, tracciata dall’attuale pianeta Saturno attorno alla Terra. E aggiunge che non si deve scambiare il pianeta Saturno con la realtà dell’Antico Saturno, del quale il pianeta attuale è solo un residuo.

    Analogamente, l’affermazione di Willi Sucher che: Da Giove l’Antico Sole fluiscono Potenze di vita che dotano i germi della singola esistenza fisica di forze di Vitalità, è relativa al fatto che l’Antico Sole è all’origine del corpo vitale dell’essere umano, e non solo. Rudolf Steiner afferma che l’Antico Sole agiva, ed agisce tuttora, nella intera sfera, tolemaicamente intesa, tracciata dall’attuale pianeta Giove attorno alla Terra. Ed aggiunge che l’attuale Giove è solo un residuo dell’Antico Sole.

    Infine, l’affermazione di Willi Sucher che: Marte è il donatore delle forze animiche. Per forze animiche intendiamo le Potenze che rendono le creature capaci di avere sensazioni ed emozioni … è relativa al fatto che l’Antica Luna è all’origine del corpo astrale dell’uomo, e non solo di lui. Rudolf Steiner afferma che l’Antica Luna agiva, ed agisce tuttora, nella intera sfera, tolemaicamente intesa, tracciata dall’attuale pianeta Marte attorno alla Terra. Ed aggiunge che l’attuale Marte è solo un residuo dell’Antica Luna. Quindi l’attuale Marte ha una relazione con l’Antica Luna e non la Luna attuale. Su questo punto Rudolf Steiner si esprime molto chiaramente.

    Che poi nella prima regione del Devachan, collegata alla sfera di Marte, si trovi l’archetipo dell’attuale corpo fisico dell’uomo, e delle altre realtà fisiche, è comprensibile per il fatto che non si tratta del primigenio, abbozzo saturnio, del corpo fisico, bensì di una corporeità che ha subito le trasformazioni di successivi stati planetari, Terra compresa. Lo Stesso dicasi, per la seconda regione del Devachan, cllegata alla sfera di Giove e agli archetipi della vita, e alla fera di Saturno e agli archetipi della vita animica. Infine, Rudolf Steiner non pone affatto l’attuale Giove come prefigurazione del futuro Giove, anzi dice che non devono essere scambiati tra loro.

    Normalmente, mi ripugna alquanto entrare in questo tipo di precisazioni – che non vogliono costituire affatto una discussione – tuttavia mi è sembrato necessario essere estremamente chiaro. Willi Sucher non era per nulla un dialettico, e nemmeno uno che per pressappochismo si permettesse delle approssimazioni. Willi Sucher era un discepolo diretto di Rudolf Steiner e soprattutto un praticante interiore, anzi un praticante avanzato che tra l’altro era giunto con disciplina rigorosa a sperimentare le realtà delle quali parla. Era una persona che faceva innumerevoli controlli prima di mettere per iscritto una qualsivoglia affermazione, e per fedeltà si cancellava di fronte alla figura spirituale di Rudolf Steiner, la cui opera conosceva come pochi. Per cui non scenderò in una discussione, che inevitabilmente si svolgerebbe su un piano dialettico, che a me non interessa affatto, come non interessa a nessun praticante interiore.

    Hugo, che pur facendo una vitaccia
    riduce la dialettica a carta straccia.

Lascia un commento