
IL SEGNO, LA PAROLA E IL GESTO (1)
Berlino, 4 Aprile 1916
(note esplicative a piè di pagina)
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Oggi affronterò più che altro gli aspetti occulti delle nostre considerazioni della scorsa settimana. Abbiamo visto che alcune correnti che si esprimono attraverso certe confraternite occulte possono ancora assumere un ruolo importante nella vita umana. E le considerazioni piuttosto esteriori dell’ultima volta vi avranno mostrato il modo ben particolare in cui si agisce tramite queste confraternite occulte in Europa occidentale, in particolare nei paesi britannici, per raggiungere certi scopi esteriori. È assolutamente indispensabile che quelli che non penetrano ad occhi chiusi nel movimento moderno di scienza dello spirito guardino da una certa distanza in modo da potersi fare un’opinione obiettiva di tutta la situazione. Ecco perché oggi vorrei mostrarvi come per prima cosa si deve pensare all’attività di questo tipo di confraternite occulte in modo da essere in grado di comprendere come possono diventare uno strumento per altri fini.
Quello che intendiamo qui con il termine di confraternite occulte è, in fondo una cosa assai complicata. Ma in definitivo questa cosa complicata si edifica ovunque su un’infrastruttura che attira delle persone in una certa direzione al fine di riunirle attraverso una sorta di culto e alle quali vengono presentati dei simboli. Le si riunisce grazie a un culto che, per così dire, si esprime in simboli. Oggi molte persone tendono a priori a deridere questo tipo di confraternite fondate su una storia di simboli, e questo al nome di un presunto sapere, finalmente assai superficiale. La ristrettezza di spirito dei nostri contemporanei riguardo a tutte queste cose è straordinario, e si potrebbe semplicemente ribattere a quelli che denigrano con così tanta leggerezza le cerimonie e pratiche simboliche legate a queste confraternite occulte, che certe persone peraltro non tanto più insignificanti di loro, questi materialisti ed altri beffardi o critici molto intelligenti, gente come Goethe ad esempio, hanno attribuito la più grande importanza al fatto di aver potuto partecipare a tali assemblee cerimoniali simboliche. Goethe era perfettamente cosciente, e lo ha espresso tante volte, di questo fatto di non aver potuto andare a scuola, ma di aver ricevuto, più tardi, un insegnamento legato a certi ordini, prima di tutti agli ordini massonici. Per persone di valore più modeste di Goethe, questo contesto massonico avrà dato probabilmente meno, ma Goethe, lui, ci ha trovato moltissimo. Ecco ad esempio quello che si potrebbe rispondere a questi beffardi che prendono in giro queste pratiche, appoggiandosi su una così detta visione monista del mondo rapidamente “impacchettata”. Ma se vogliamo comprendere la realtà nella sua essenza, è necessario cogliere questa realtà più in profondità.
Dal quindicesimo secolo, come sappiamo, viviamo nella quinta epoca postatlantica. Fu preceduta dalla quarta epoca postatlantica che ebbe inizio attorno al 747 prima della nascita di Cristo per terminare soltanto all’inizio del quindicesimo secolo. Le persone di oggi che sono ragionevoli e intelligenti – e lo sono quasi tutti vero? – si dicono: In realtà, non deve esserci così tanta differenza tra quello che un’anima può vivere dal quindicesimo secolo e ciò che un’anima viveva nei due millenni che ci hanno preceduto, dall’anno 747 prima della nostra era. Eppure, se vogliamo, possiamo mostrare, anche attraverso delle cose del tutto esteriori, quanto lo sviluppo dell’anima umana durante la quarta epoca postatlantica, quella che ha preceduto la nostra, si differenzia fortemente da quello che conosciamo. A quell’epoca, ossia dall’ottavo secolo a.C., fino al quattordicesimo secolo d.C., gli uomini avevano un corpo eterico molto, molto più recettivo che in seguito. Beninteso, più ci avviciniamo alla fine di questo periodo, più questa ricettività va calando. Una volta, l’uomo poteva percepire maggiormente ciò che lo circondava. E quando il corpo eterico percepisce, percepisce il mondo elementare. Non percepisce, come il corpo fisico, i minerali, le piante, gli animali, l’acqua, l’aria ecc… ma percepisce gli esseri elementari che vivono nelle piante, negli animali e nei minerali. In quel periodo, gli uomini parlavano ancora di “kobold”, di gnomi che abitavano le montagne o che vedevano uscire dalle faglie delle rocce nelle miniere. Oggi, si dice che si trattava di fantasie poetiche. Eppure gli antenati erano veramente coscienti del fatto che esiste un mondo elementare dietro al mondo fisico.
Vorrei ancora una volta attirare la vostra attenzione – perché tutti quelli che sono seduti qui forse non lo hanno ancora sentito – sul fatto che possiamo anche portarne le prove appoggiandoci su documenti esteriori, che non tanto tempo fa, le persone erano ancora a conoscenza del mondo elementare. Ne ho già parlato, ma mi piacerebbe evocarlo ancora brevemente. Al museo di Amburgo possiamo vedere un dipinto che rappresenta “la Caduta”, questo evento di cui troviamo il racconto all’inizio dell’antico testamento.

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Oggi, quando un pittore vuole rappresentare la Caduta, mostra l’albero del paradiso, vero?, con Adamo ed Eva da una parte e dall’altra, più o meno belli, la maggior parte delle volte peraltro abbastanza orrendi, e in mezzo il serpente; un serpente vero. Ma tutto ciò è realistico, cari amici? Possiamo definire questo come realistico? Anche se Eva non era probabilmente così desta né così intelligente quanto le donne di oggi, è pertanto difficile credere che abbia potuto lasciarsi sedurre da un volgare serpente che striscia per terra, a commettere l’atto prodigioso che sappiamo. Questo non può quindi essere così realistico.
Il tentatore, lo sappiamo, era Lucifero. Ordunque, Lucifero non è un essere che possiamo vedere con gli occhi fisici di oggi. Per vederlo, si necessita di un corpo eterico desto; si necessita di organi della chiaroveggenza desti. Vediamo allora che Lucifero è l’essere rimasto indietro durante la fase lunare dell’evoluzione. Dall’epoca lunare abbiamo ricevuto il nostro corpo fisico tale come è oggi, anche se non era ancora fisicamente visibile. Era interamente eterico. La testa che possiede l’uomo di oggi è la copia fedele di quella che aveva già sull’antica luna. Il resto del corpo umano, per contro, non aveva ancora la forma che gli conosciamo oggi. La testa era semplicemente prolungata da una forma analoga ad un serpente: ciò che oggi costituisce il nostro midollo spinale. Così che se volessimo dare un’immagine di Lucifero così come è rimasto dall’antica Luna, bisognerebbe rappresentarlo con una testa umana prolungata da un midollo spinale, ossia a forma di serpente.
Ed è esattamente così che il Maestro Bertram (2) ha rappresentato Lucifero sul dipinto che possiamo vedere ad Amburgo! Non come lo avrebbe immaginato un pittore attuale, ma tale come deve essere nel senso della scienza dello spirito! Potete vederlo al museo di Amburgo, e questo vi convincerà del fatto che nel tredicesimo e quattordicesimo secolo, un pittore dipingeva ancora le cose come sono veramente. Ma la gente di oggi è ben troppo intelligente per poter distinguere ciò che gli dice questo documento. Eppure ci mostra che gli uomini di una volta percepivano il mondo elementare.
Ed è allora, nel corso della quarta epoca postatlantica, che sono apparsi i simboli sui quali le confraternite occulte di cui stiamo parlando si sono fondate. Questi simboli hanno potuto servire da fondamenta a queste confraternite perché in quel periodo li si sentivano vivi; si poteva ancora sapere che erano vivi nella propria interiorità. Vorrei spiegarvi, nella versione di Goethe, quello che è questo principio del simbolismo. A modo suo Goethe tenta di rendere il simbolismo fecondo per la vita esteriore, perché pensa che famigliarizzandosi con esso si può veramente fare progredire l’essere interiore. Ed è per questo che vuole – lo potete leggere nel suo romanzo Wilhelm Meister – che l’educazione permetta al bambino di crescere con certi simboli. Al posto delle cose senza senso che vengono insegnate nelle scuole, Goethe vuole che gli uomini vengano cresciuti con certi simboli. Per prima cosa vuole che tramite i simboli imparino quello che chiama “i quattro rispetti” dell’essere umano: il rispetto per il mondo spirituale, il rispetto per il mondo fisico, il rispetto per ogni anima e il rispetto che può edificarsi soltanto poggiando sui tre altri: il rispetto per sé stesso. La maggior parte dei nostri contemporanei illuminati avrebbe – ancor ancora – capito che l’ultimo, il rispetto per sé stesso, sia posto all’inizio ma, nell’idea di Goethe, quel rispetto è quello che comporta i più grandi pericoli, e può quindi essere edificato soltanto sulla base dei 3 altri.
In che modo Goethe vuole che il rispetto per lo spirituale, il rispetto di quello che è in alto, si radichi per primo nell’uomo? Raccomanda che i bambini imparino un certo gesto: braccia incrociate sul petto, sguardo innalzato verso il cielo. In questa posizione, devono acquisire il rispetto di ciò che, spiritualmente, può avere un’influenza sull’uomo. Ancora in tenerissima età, pensa Goethe, bisogna collegare questo gesto all’acquisizione del sentimento di rispetto per ciò che è in alto. Perché questo ha un senso? Perché, quando l’uomo prova veramente rispetto per lo spirituale, non può che manifestare tale rispetto. E anche se incrociasse le mani dietro la schiena, le sue mani eteriche si incrocerebbero davanti al suo petto, e se mantenesse il suo sguardo fisico abbassato, i suoi occhi eterici si rivolgerebbero comunque al cielo! Questo perché quando si prova rispetto nei confronti dello spirituale, gli occhi eterici si rivolgono del tutto naturalmente verso l’alto, e le braccia eteriche si incrociano davanti al petto. Non può andare diversamente, è un’evidenza: il corpo eterico compie questi gesti. Durante la quarta epoca postatlantica la gente lo sapeva, perché percepivano i movimenti del proprio corpo eterico, e quando le si raccomandava di fare questo o quello, di fatto non le si diceva nient’altro che: dovete fisicamente muovervi un po’ in questo modo, così da poter sentire e quindi percepire i gesti che fa il vostro corpo eterico.
Goethe vuole in questo modo che si cresca nella vita spirituale. Sa quanto è importante vivere interiormente i gesti che sono direttamente legati alle espressioni dell’anima. Inoltre, vuole che l’uomo incroci le mani dietro alla schiena e abbassi gli occhi verso la terra per acquisire il rispetto del corpo e di tutto ciò che è terrestre. Deve essere la seconda acquisizione. Per quanto riguarda la terza, le cose devono essere eseguite in questo modo: le mani aperte, lo sguardo che va verso sinistra e destra. Questo gesto deve permettere di acquisire rispetto nei confronti di ogni anima simile alla sua. Soltanto dopo, si può coltivare il rispetto per sé stessi. Dal quattordicesimo secolo, gli uomini hanno ampiamente dimenticato quello che allora sapevano spontaneamente.
Non sanno più che questi gesti, quando sono giusti, non hanno nulla di arbitrario, ma sono in rapporto con l’organizzazione spirituale dell’uomo. Una volta, quando si insegnava agli uomini questo tipo di gesti, nonché altri più complicati, non si faceva altro che mostrare loro ciò che potevano allora facilmente risvegliare nella loro vita interiore. Più tardi, durante la quinta epoca postatlantica, si può benissimo insegnare a degli esseri giovani, attraverso un insegnamento appropriato, questi movimenti semplici che Goethe raccomandava. Questo è ciò che Goethe voleva.
Ma a partire dal quattordicesimo e quindicesimo secolo non si può più insegnare agli uomini il linguaggio estremamente complicato dei gesti designati da “il segno, la parola, il gesto”, così come si è diffuso nelle confraternite occulte, in modo tale che si possa sentire ancora un po’ la loro realtà.
Le confraternite che esistevano nella quarta epoca postatlantica, nelle quali, tra altri simboli, si insegnava alla gente, in tre stadi, “il segno, il gesto, la parola”, hanno continuato a svilupparsi. Ma negli ultimi secoli, le anime che si legano a queste confraternite sono diventate molto diverse da quelle che erano una volta. Si è continuato ad insegnare – per rimanere alle cose le più elementari – il segno, il gesto, la parola – ma le persone non potevano più collegare nulla a questi tre termini, perché non potevano più rappresentarsi, nel corpo eterico, gli elementi corrispondenti, conformi all’anima umana. È diventato quindi qualcosa di esteriore. Nella quarta epoca postatlantica, l’uomo aveva sviluppato principalmente l’anima senziente o razionale. In quel periodo l’anima cosciente iniziava ad aver più presa su di lui, ossia era sempre più costretto a fare appello al ragionamento legato al cervello fisico. La “sensitività” del corpo eterico, come si potrebbe chiamare, era a poco a poco scomparsa. E cosa appare adesso? Vi prego di essere particolarmente attenti a quanto segue.
Le confraternite occulte comunque continuano ad esistere durante la quinta epoca postatlantica. Nuove confraternite vengono fondate oppure si prosegue con quelle antiche, e vi si accolgono uomini ai quali si fanno conoscere i simboli in questione. Queste persone imparano certi segni mettendo il loro corpo in una posizione ben precisa, che rappresenta un segno. Imparano certi gesti, ad esempio dando una stretta di mano diversa da quelle che si danno solitamente. Imparano a pronunciare certe parole che provocano un movimento ben particolare nel loro corpo eterico, e altre cose del genere. Mi accontenterò di segnalare soltanto qualche elemento. Così dunque, dal quindicesimo al sedicesimo secolo, della gente impara il segno, il gesto e la parola. Ordunque queste persone sono adesso costituite in modo tale che la loro anima cosciente entra in azione. Ma il segno, il gesto e la parola non vi penetrano, perché per l’anima cosciente questo rimane qualcosa di esteriore, un semplice segno esteriore. Eppure non credete che cose come il segno, il gesto e la parola, quando vengono comunicate all’uomo, non agiscano sul suo corpo eterico! Agiscono! Ricevendo il segno il gesto e la parola, l’uomo prende in sé ciò che una volta era legato a loro. Viene quindi insegnato a un certo numero di persone il segno, il gesto e la parola, introducendo in questo modo nel loro subconscio qualcosa di cui non hanno coscienza. È ovvio che bisognerebbe assolutamente evitare di fare questo, e, al contrario, andare avanti sul cammino che è quello dell’evoluzione dell’uomo. Ora, questo cammino moderno implica che si rivolga all’intendimento dell’uomo e che gli si dia in primo luogo ciò che può comprendere, e ciò che può imparare comprendendolo. Ed è precisamente questo il contenuto della scienza dello spirito. Questo contenuto, bisogna per prima cosa comprenderlo ed avvicinarsene progressivamente. In un primo momento ci si lega in un modo o nell’altro al movimento della scienza dello spirito, ed è soltanto dopo un certo tempo che si è portati a ricevere il segno, il gesto e la parola. Perché soltanto allora si è preparati a ritrovare qualcosa di conosciuto, qualcosa che abbiamo capito già da prima. Ma generalmente le confraternite occulte non procedono in questo modo. Li, vi si ricevono le persone nel primo grado senza che abbiano capito alcunché della scienza dello spirito o dell’occultismo. Le si trasmettono allora il segno il gesto e la parola, e altri simboli ancora, e siccome non sanno niente del mondo spirituale, si agisce così sul loro subconscio, ci si rivolge a quello che, in loro, non ha nessun legame con la coscienza.
Quali sono le conseguenze? Risulta evidente che in questo modo si può, se si vuole, fare di queste persone docili strumenti per ogni sorta di piani. Perché se trafficate il corpo eterico di qualcuno alla sua insaputa, e se non date al pensiero ciò che la scienza dello spirito deve essere oggi, annientate le forze che altrimenti questa persona avrebbe nel suo pensiero. Le mettete fuori uso e trasformate queste confraternite in strumenti per quelli che vogliono realizzare i loro piani. Potete in questo modo utilizzarle per realizzare certi scopi politici e nello stesso tempo instaurare il dogma che Alcione (3) è il portatore esteriore del Cristo Gesù. Quelli che saranno stati così preparati diventeranno gli strumenti adeguati per divulgare questo nel mondo. Si tratta in seguito di essere ben falsi e ben disonesti, e si può realizzare allora ogni sorta di disegni forgiando prima gli strumenti appropriati.
Quando si sa cosa distingue il quinto periodo postatlantico dal quarto – e da parte nostra, non smettiamo di insistere su questo – , sappiamo perché è necessario essere a conoscenza della scienza dello spirito prima di poter essere introdotti nel simbolismo. Tutto ciò proviene da una vera conoscenza. E quando, in un movimento di scienza dello spirito, si vuole lavorare onestamente, è ovviamente questa via che si segue. Perché chiunque avesse soltanto preso conoscenza di quello che si trova ad esempio nella mia Teosofia o nella mia Scienza occulta, sforzandosi di capirlo bene, non potrà mai subire neanche il minimo danno per quanto gli venisse comunicato un qualsiasi simbolo.
Possiamo vedere che, in larghissima misura, i paesi anglosassoni introducono il simbolismo senza che sia preceduto da un insegnamento che lo spiegherebbe in un modo o nell’altro. Spiegare non vuol dire semplicemente: tale simbolo significa questo, tale simbolo significa quest’altro, perché in questo modo si può fare credere qualsiasi cosa! Bisognerebbe spiegare le cose svelando, a partire dal decorso degli eventi, i misteri dell’evoluzione della terra e dell’umanità in modo tale che il simbolo ne derivi. Ebbene questo non viene fatto. I simboli vengono semplicemente proposti tali quali. Si va anche oltre in questo senso, con il fatto che la letteratura occulta stessa non procede come lo fa, ad esempio, la nostra scienza dello spirito, ma che invece, anche lì, tutto viene dato in maniera simbolica.
Sotto tanti aspetti, per quanto riguarda questa letteratura occulta, i danni più spaventosi sono stati causati in Francia da Eliphas Levi (4). Il suo dogma dell’alta magia, oppure la sua chiave dei grandi misteri, che contengono grandi verità mescolate ad errori molto pericolosi, sono concepiti in modo tale che niente può essere afferrato per mezzo della comprensione, come è invece il caso nella nostra scienza dello spirito. Bisogna accettare tutto in maniera simbolica. Leggete Eliphas Levi! Ma si, adesso potete farlo senza pericolo, perché siete abbastanza preparati. Leggete Il dogma dell’alta magia, e vedrete allora che si tratta di un tutt’altro utilizzo del simbolismo. Ed è certo, cari amici, che quando si insegna alla gente soltanto dei simboli, come Eliphas Levi nel suo Dogma dell’alta magia la si mette, per così dire, sotto il proprio controllo per farne ciò che si vuole, tutto ciò per cui la vogliamo utilizzare.
Dopo Eliphas Levi, le cose si guastano maggiormente con Gerard Encausse (5) detto Papus, che ebbe un’influenza terribilmente disastrosa alla corte di San Pietroburgo dove tornò per decenni per svolgervi il suo ruolo politico dei più funesti. Troviamo in Papus, – come egli si nomina – sotto una forma estremamente pericolosa, certi segreti occulti che sono consegnati all’umanità in modo tale che le persone che lasciano Papus agire su di loro, appena superati i primi elementi di quel insegnamento, si attaccano a quello che le viene dato con un fanatismo incrollabile. Per quanto paradossale possa sembrare, non si tratta di confutare Papus, perché il peggio è che ci sono in lui molte cose che sono giuste. Ma il modo in cui le cose vengono date è terribilmente pericoloso. Lasciare cadere goccia a goccia nell’anima delle persone deboli ciò che trovano nelle opere di Papus, significa prepararle, addormentando totalmente il loro intendimento, a essere utilizzati per far di loro tutto quello che si vorrà. E questo tipo di persone ha oggi una certa influenza. Colui che percorre un po’ il mondo avendo occasione di conoscere queste cose sa che Papus ha ovunque una grande influenza! Ho potuto scorgere questa influenza in tutta la Boemia e l’Austria. In Germania è minore, ma è comunque esistita in una certa misura. Ma è soprattutto in Russia che l’impatto di Papus è enorme. Bisogna aggiungere che se l’impatto di questo tipo di cose è così forte, è perché c’è in tutto ciò una buona dose di disonestà.
L’insegnamento di Jakob Böhme (6), di cui abbiamo spesso parlato, è stato introdotto in Francia nel diciottesimo secolo da colui che viene chiamato “Il filosofo sconosciuto”, Louis Claude de Saint Martin (7). È stato allora tradotto in un linguaggio pieno di “charme”, in modo tale che, quando i testi di Saint Martin sono stati ritradotti in tedesco, la gente lo ha trovato molto più leggibile che le opere originali di Jakob Böhme che sono, come sappiamo, molto difficili da leggere!
Questa traduzione del “filosofo sconosciuto” ancora mi fa venire in mente un bel ricordo. Il suo libro Degli errori e della verità, è stato tradotto molto bene in tedesco da un amabile poeta abbastanza conosciuto. E tutto ciò riveste per me un certo interesse, nella misura in cui sarà presto pubblicato un piccolo opuscolo intitolato Il compito della scienza dello spirito e il suo edificio a Dornach (8) , nel quale mi sforzo di confutare brevemente, e in modo molto comprensibile, certi errori molto diffusi a proposito della scienza dello spirito. Questo testo riprenderà una conferenza che ho tenuto in svizzera, perché lì, proprio a Dornach, un pastore protestante particolarmente intelligente aveva diffuso ogni sorta di cose contro il nostro movimento. In realtà, non volevo rispondere soltanto a questo pastore, ma ciò che aveva formulato era tipico. Della gente diffondeva un sacco di rumori e avevo allora l’occasione, senza mirare a questo pastore in particolare, di confutare questi errori a proposito della nostra scienza dello spirito, e in particolare dell’edificio di Dornach. Durante uno dei suoi discorsi, il pastore in questione citò un poema di Matthias Claudius. Ne lesse una strofa con un pathos spinto, al fine di mostrare che la scienza occulta non ha finalmente alcun senso, visto che nemmeno la luna la si può comprendere. Però gli sarebbe bastato leggere la strofa seguente dello stesso poema per mostrare che affermava esattamente il contrario di ciò che il pastore voleva far dire al poeta. E il più interessante di tutto ciò è che Matthias Claudius è proprio il traduttore in tedesco del libro di Louis Claude de Saint Martin, Degli errori e della verità! Vedete cari amici, con quale genere di persone abbiamo a che fare, e come vi presentano delle cosiddette “buone ragioni”, ma vediamo quello che sono in realtà queste ragioni! Potremmo sviluppare più dettagliatamente questo capitolo. Ma è veramente deplorevole perdere tempo in questo modo, per smentire quelli che si oppongono in questo modo.
Ma possiamo anche incontrare cose ancora ben più curiose. Ad esempio quello che mi è accaduto dopo il nostro ultimo incontro, e di cui non vi vorrei tenere allo scuro, tant’è interessante. Sapete tutti – vi alludevo ancora l’ultima volta – che non ho potuto, né dovuto, semplicemente per rispetto della verità, sottoscrivere a quello che Mrs. Besant, la presidente della Theosophical Society – Società teosofica – fece con la sua gente, di cui una buona parte erano stati preparati secondo i metodi di cui vi ho parlato. Non potevo aderire a questo. Nel nome della verità, dovetti dichiararmi contro questo concetto aberrante del Cristo nella persona del giovane Alcyone, e a maggior ragione quando vidi che anche la gente colta cascava nel tranello del piccolo libro – credo sia intitolato Ai piedi del maestro – di cui Alcyone sarebbe il presunto autore e che viene presentato come uno dei grandi eventi della nostra epoca. Ma lo si intuiva bene, in questi ambiti, che avevo l’intenzione d’intraprendere qualcosa al servizio della verità. Lo si sentiva ma si diceva: “La verità, d’accordo, ma questa verità è veramente tale che si debba opporsi a Mrs. Besant con il pretesto che ci racconta fandonie”? E vedete, ho anche trovato in un opuscolo scritto da uno dei nostri membri, E. Von Gumppenberg (9). che uscirà tra non molto, un giudizio che riguarda me. La Signora Von Gumppenberg allude “a un’ opinione che fu formulata un giorno da una inglese a proposito del Dott. Steiner: questo bravo Steiner è un filosofo, ed è sicuramente per questo che è così puntiglioso sulla verità. Cosa importa alla fine che la Sig.ra Besant racconti fesserie! Non lo facciamo tutti? In ogni modo non è possibile fare altrimenti. Come potremmo vivere sempre nella totale verità? Non possiamo essere soltanto dei filosofi. Lasciamo quindi la gente raccontare quello che le pare! Cercando di opporsi, non facciamo altro che farci il sangue cattivo”.
Cari amici! Non posso fare a meno di pensare che un bandito sia più onesto della gente che ha una tale opinione della verità. Lo penso sinceramente, anche se la persona in questione veste begli abiti di seta, come sia molto probabile nel caso di questa signora! Tutto ciò ci mostra quanto sia pericoloso oggi non prendere sul serio la verità, soprattutto quando si tratta di cose che sfuggono alla nostra percezione sensibile immediata.
Vi ho detto che la propagazione della corrente spirituale fondata da Encausse, Alias Papus, poggia anche esso su una impostura. Queste persone si fanno chiamare dei “martinisti”. Bisogna assolutamente proteggere l’onesto “filosofo sconosciuto”, che era un vero ricercatore della verità, e con lui tutto ciò che si sforzò di fare per servire il diciottesimo secolo, contro l’utilizzo abusivo del suo nome da parte dei partigiani attuali di Papus.
È importante sapere che ogni confraternita occulta si edifica sulla base di tre gradi. Al primo grado, quando il simbolismo viene utilizzato correttamente – e intendo qui, ovviamente, a quanto ho accennato e che corrisponde alla nostra quinta epoca postatlantica –, le anime arrivano al punto in cui possono avere una chiara esperienza interiore grazie al fatto che esiste una conoscenza indipendente dal sapere fisico sensibile ordinario. Oggi, nel cuore della quinta epoca postatlantica, colui che sta in questo primo grado dovrebbe conoscere quello che si trova, all’incirca, nella mia Scienza occulta. Colui che raggiunge il secondo grado dovrebbe conoscere – ossia conoscere in modo tale che viva in lui – ciò che si trova nel libro Iniziazione, come si conseguono conoscenze dei mondi spirituali, e colui che raggiunge il terzo grado e riceve gli importanti simboli corrispondenti, il segno, il gesto e la parola, costui dovrebbe sapere ciò che significa vivere fuori dal proprio corpo. Ecco la regola che bisognerebbe raggiungere.
Ebbene, fino all’ottavo, nono secolo, questi tre gradi sono effettivamente stati raggiunti in certe regioni d’Europa. In Irlanda, ad esempio, fino all’ottavo, nono, decimo secolo, un gran numero di personalità raggiunse i gradi che vi ho appena descritto (10). Fu il caso anche in altre regioni d’Europa, ma lì, queste personalità furono meno numerose. Però si ha sempre eluso qualcosa, semplicemente per incapacità: non si è lavorato ad una vera scienza dello spirito. Per tante ragioni, soltanto adessouna tale scienza dello spirito può esserci proposta. Ma ci sono sempre state delle confraternite occulte che lavorano soltanto a partire dai simboli. Queste cose assumono un significato particolare quando si lavora a partire da simboli in un popolo che non ha ancora raggiunto la sua piena maturità. Ecco perché ci sono state tante difficoltà in Russia quando, sotto il regno di Caterina la Grande, e in seguito sotto quello del suo successore Paolo, l’influenza di Voltaire essendo fortemente diminuita, si tentò di trapiantavi certe confraternite segrete dall’occidente alla Russia. Questi tentativi furono molto numerosi, e quello che è successo lì sotto l’influenza di tutte queste confraternite occulte venute da occidente ha avuto molto più importanza di quello che possiamo immaginare su tutto lo sviluppo della Russia. Beninteso, questa influenza assume forme diverse a seconda dei diversi ambiti: la si ritrova nei romanzi così come nella politica. Ma i canali esistono sempre, e questa azione prende sempre più importanza per l’evoluzione a venire. Possiamo dire che tutto ciò che, fino a Tolstoi, ha assunto un ruolo nella vita culturale della Russia ci richiama, in un modo o nell’altro, a ciò che è accaduto nell’epoca della quale vi ho parlato, quando certe confraternite occulte sono state trapiantate dall’Europa in Russia.
Ho accennato a una certa infrastruttura in tre gradi. È un fatto. Ma esistono anche delle persone che pervengono a dei gradi superiori, quello che chiamiamo gli alti gradi. Ovviamente, siamo allora in un ambito dove si annida una dose formidabile di vanità; esistono infatti delle confraternite dove si può conferire fino a novanta gradi e ancora di più. Immaginate ciò che significa raggiungere un grado così elevato in un ordine! Se il sistema degli ordini scozzesi, che si edifica peraltro su una base di tre gradi così come vi li ho descritti, ne comporta trentatré, è semplicemente dovuto ad un errore. Abbiamo per prima cosa i tre gradi che, come lo vedete, hanno un senso profondo. Ma di seguito ce ne sono ancora altri trenta. Se già con il terzo grado si è sviluppata la facoltà di sentire sé stessi fuori dal proprio corpo, potete immaginare quale grandioso essere dobbiamo diventare quando ci si è levati di trenta gradi supplementari! Ebbene tutto ciò si fonda in realtà su un grottesco errore di conoscenza. Nelle scienze occulte, si leggono i numeri in modo diverso che nel sistema decimale. Quando si scrive 33 gradi ciò significa in realtà, nel sistema di numerazione che conviene: 3 volte 3 = 9. Questo problema di numerazione assume un ruolo importante per Blavatsky. Nella sua Dottrina segreta troverete un lungo dibattito a proposito del numero 777. La gente ha elaborato ogni sorta di ipotesi su quello che poteva mai rappresentare questo numero. In realtà si tratta di 7x7x7, ossia 343. In occultismo, si scrive un numero in modo tale che si debba moltiplicare tra loro le cifra. Se vogliamo ottenere il numero reale, conviene quindi dire: 7×7=49 e 49×7=343. E nello stesso modo, 33= 3×3=9. È perché la gente non sa leggere che capisce 33 invece di 9.
Ma dimentichiamo tutta questa vanità. È vero che esistono 6 gradi oltre i primi tre. E quando vengono superati, ne risulta già qualcosa di molto significativo. Ma alla nostra epoca è del tutto impossibile pervenirci. Non possiamo raggiungere questi gradi perché l’umanità non è abbastanza progredita, in questa quinta epoca postatlantica, per essere in grado di attraversare le prove corrispondenti. Non in materia di conoscenza, ma bensì di messa in pratica delle conoscenze, ancora ben poche cose hanno potuto essere tratte dai mondi spirituali. Questo avverrà soltanto a poco a poco. Considerate che siamo nella quinta epoca postatlantica soltanto dall’anno 1413, e che dovrà durarem circa 2160 anni. Terminerà quindi soltanto nel 3573, e siamo soltanto all’inizio. Succederanno tante, tante cose durante questo periodo. In particolare si vedrà sviluppare la scienza dello spirito con tutte le sue conseguenze. Ma tutto questo può essere rivelato soltanto a poco a poco. Sicuramente possiamo già tracciarne le grandi linee, e riportare numerosi dettagli. Ma tanti tanti elementi saranno manifesti soltanto dopo essersi fortificati confrontandosi a delle resistenze. E queste resistenze andranno sempre crescendo.
Viviamo oggi in un’epoca ancora relativamente idealista e spirituale, in confronto a ciò che deve venire. Potete dedurlo da quello che vi ho già esposto e che andrò a completare. Viviamo alla fine del secondo millennio dopo Cristo. Ora, non bisognerà aspettare molto dopo l’anno 2000 perché l’umanità abbia da vivere cose molto strane, che si preparano ancora lentamente. Le due correnti che corrono, in qualche modo, incontro all’evoluzione futura si preparano a partire dall’est e dall’ovest. Nelle regioni orientali si vedranno sempre più svilupparsi un tutt’altro modo di pensare a proposito degli uomini. Questo non avrà origine dalla cerchia degli attuali dirigenti che conducono i popoli dell’Europa dell’est contro ogni logica, ma da questi popoli stessi. In un tempo non tanto lontano, si verrà a considerare l’uomo in sviluppo del tutto altrimenti di come tendiamo a farlo oggi. Quando un bambino nascerà, ci chiederemo: cosa potrà mai venire fuori da questo bambino? Si avrà coscienza di aver a che fare con un essere spirituale nascosto che si sviluppa a poco a poco, e cercheremo di decifrare questo enigma. Si farà della crescita di un bambino una sorta di culto. Questo si prepara a est e si diffonderà ovviamente in Europa. La conseguenza è che si svilupperà un interesse formidabile per tutto ciò che chiamiamo la genialità; saremo in cerca di genialità! È chiaro che se le cose vanno in quel senso le vecchie barbe pedagogiche che danno il tono oggi dovranno essere sparite nel frattempo, vero? Ecco ciò che si prepara da questo lato. Ma questo riguarda soltanto una parte infima dell’umanità.
La maggior parte dell’umanità sarà sotto l’influenza dell’ovest, dell’America, e si tratterà allora di tutt’altra evoluzione. Le premesse idealiste che possiamo percepire già oggi sono ben simpatiche in confronto a ciò che sta arrivando. I tempi presenti sono in realtà una vera felicità in confronto a quello che avverrà quando l’ovest raggiungerà l’apice del suo sviluppo. Non bisognerà aspettare molto oltre il 2000 per vedere apparire, venendo dall’America, una sorta di interdizione di pensare, non diretta, ma indiretta; una legge che avrà come scopo di reprimere ogni pensiero individuale. Ne vediamo già un abbozzo in quello che fa la medicina materialista: l’anima non ha più il diritto d’intervenire perché si tratta l’essere umano come una macchina, basandosi soltanto sulla sperimentazione esteriore.
Non fraintendetemi su quello che ho appena detto, cari amici, perché commettiamo tanti errori in questo ambito, soprattutto da parte dei così detti “spiritualisti”. Ad esempio, incontro persone che mi vengono a dire: ho provato di tutto con i medici, ma non sono ancora guarito. Allora alla fine sono andato a trovare qualcuno che mi ha guarito spiritualmente. – Ebbene, che vi ha fatto? – mi ha detto che il mio corpo era abitato da spiriti maligni e che dovevo prima di tutto pregarli di uscirne. – Ho allora chiesto a queste persone, visto che era per questo che erano venute a trovarmi; – E questo vi ha aiutato? – No, va peggio, va anche molto peggio. – Riflettete un po’ dissi loro, in quale situazione vi siete messi. Non state a credere che quell’uomo vi abbia raccontato storie. Aveva del tutto ragione a dire che degli esseri spirituali abitavano il vostro corpo e che sono loro ad avervi messo in cattivo stato. Ma è proprio perché quello che vi ha detto è giusto, e che dovevate saperlo, che quell’uomo vi ha fatto tanto male. Riflettete un po’: un apprendista calzolaio maldestro rovina una macchina. Per colpa sua, la macchina non funziona più. Questo è la causa reale. E adesso, come faccio a fare ripartire la macchina? Se applicassi il metodo del vostro medico spirituale, dovrei convocare il maldestro, dargli una bella strigliatina, e dirmi che quando sarà andato via le cose torneranno di nuovo a posto. Ve lo ha detto: appena gli spiriti maligni se ne saranno andati, la vostra macchina sarà di nuovo in ordine. Però, il fatto che l’apprendista sia andato via non ha per nulla riparato la macchina! Bisogna adesso ripararla grazie a tutt’altri mezzi, che siano in rapporto con la meccanica. E la stessa cosa per voi. Che cacciate o meno gli spiriti maligni non ha finalmente più importanza per la vostra guarigione quanto se striglio il mio apprendista perché scappi oppure se lo lascio guardare. Perché potrei anche lasciarlo guardare; questo non mi impedirebbe di rimettere la macchina in funzione.
Se pecchiamo così tanto oggi, è perché non sappiamo più pensare. Ci accontentiamo di dire: È vero, è falso… Pero ciò che importa, è di capire veramente le cose. Bisogna sapere che c’è dello spirito in ogni materia, e che possiamo guarire la materia soltanto grazie alla conoscenza dello spirito. Ma lo spirito, vogliamo che sia ovunque eliminato! E siamo soltanto all’inizio.
Un altro inizio: già oggi abbiamo delle macchine per addizionare, sottrarre… È molto comodo, perché non abbiamo più bisogno di calcolare. Tra poco, si farà così con tutto. Tra qualche tempo, un secolo o due, tutto sarà finito. Niente più bisogno di pensare, niente più bisogno di riflettere; si premerà un pulsante. Oggi ad esempio, si vede scritto: “330 balle di cotone Liverpool” n. Questo faceva ancora pensare un po’ no? Ma tra non molto si premerà semplicemente un pulsante e l’affare sarà fatto. E in modo che la struttura sociale conservi la sua solidità, si faranno delle leggi nelle quali non sarà scritto esplicitamente: è proibito pensare, ma che avranno per effetto di mettere fuori uso ogni pensare individuale. Questa è l’altra corrente verso la quale stiamo correndo. Vedete che la nostra vita attuale, in confronto, non è poi così spiacevole. Se non varchiamo certi limiti, abbiamo ancora il diritto di pensare. Beninteso, non bisogna oltrepassare questi limiti, ma se restiamo dentro, si può ancora pensare. Tutto ciò fa parte dell’evoluzione dell’ovest, e questo si avvererà.
In tutta questa evoluzione anche la scienza dello spirito deve trovare il suo posto. Deve vedere chiaramente ed obiettivamente la situazione. Deve sapere che ciò che oggi ci sembra paradossale succederà lo stesso un giorno, verso l’anno 2200 e negli anni successivi. Assisteremo ad un’oppressione generalizzata di tutto il pensare nel mondo. Ed è in questa prospettiva che dobbiamo lavorare grazie alla scienza dello spirito. Il contributo delle scoperte deve essere tale – e lo sarà – che un contrappeso sufficiente possa essere introdotto nell’evoluzione del mondo.
Siamo soltanto all’inizio, e andrà sempre più intensificandosi. Certo, possiamo oggi lavorare per raggiungere i sei gradi più elevati, ma soltanto fino ad un certo punto. Possiamo anche, al posto di questo, divertirci con un gioco del tutto diverso. Possiamo divertirci a fare passare delle persone attraverso i tre primi gradi in modo del tutto simbolico. Esistono infatti delle confraternite nelle quali non si dà agli addetti nient’altro che simboli. E la gente ne va molto fiera! Vengono accolti nel primo grado, poi spediti nel secondo, poi nel terzo, e imparano in realtà soltanto la simbolica, senza assimilare nulla di una scienza dello spirito. E spesso, quando viene chiesto loro se sono contenti d’imparare questi rituali, questi gesti, questi segni, e di assistere a questi atti simbolici che vengono mostrati loro nel tempio, molti di questi rispondono: Oh sì, siamo contenti, perché non c’è bisogno di pensare mentre tutto ciò succede, e ognuno può interpretare le cose come vuole! Ma il corpo astrale provoca un vero sapere nel corpo eterico, e si fabbricano in questo modo persone che hanno nel corpo eterico un enorme sapere. E se oggi passate in rassegna gli “zii”(11) massoni i più ottusi – scusate l’espressione, ma ogni tanto bisogna adoperare parole che colpiscono un po’ – vedrete che possiedono nel corpo eterico un incredibile sapere – non nel loro corpo fisico, perché non è un sapere cosciente, ma nel loro corpo eterico – , in particolare quando sono stati elevati fino al terzo grado. Possiedono un enorme sapere inconscio. E questo sapere, che è stato comunicato loro attraverso simboli, può essere utilizzato in modo onesto o in modo disonesto. Le diverse società occulte si concentrano di fatto attorno a 2 poli. L’uno riveste un carattere cristiano profano, l’altro un carattere cristiano ecclesiastico. Mentre i massoni fanno parte di confraternite simboliche a carattere cristiano profano, i gesuiti per conto loro hanno un carattere cristiano ecclesiastico. In effetti, anche il gesuita passa attraverso tre gradi, e gli si inculca un’intera simbologia grazie alla quale impara a dare una terribilemefficacia alle sue parole. Ecco perché i predicatori gesuiti sono così efficaci; sanno come costruire un discorso che possa agire sulle masse ignoranti, procedendo con intensificazioni successive. Le orecchie colte trovano questo piuttosto triviale, ma è terribilmente efficace. Un giorno, ad esempio, ho voluto vedere gli effetti, sul piano occulto, della predica di un gesuita. Tanti anni fa, andai ad ascoltare il padre Klinkowström, uno degli predicatori gesuiti più attivi, che voleva convincere i suoi fedeli – una folla di gente totalmente ignorante, ovviamente – della necessità della confessione pasquale. Ecco pressappoco come fece. Voleva dimostrare a queste persone, non perché lo comprendessero, ma in modo che lo ricordassero bene, perché sapessero che era una necessità, che il papa non aveva istituito la confessione pasquale in modo arbitrario, ma che essa proveniva da potenze divine superiori. Disse allora:
Miei cari cristiani! Immaginatevi di vedere un cannone. Vicino al cannone, il cannoniere che tiene la miccia e gli uomini che sono sotto il suo comando. Bisogna sparare. Rappresentatevi la scena, cari cristiani! Cosa succede quando bisogna sparare? Il cannoniere, impaziente, si tiene vicino al cannone. Aspetta un ordine: Fuoco! È ciò che vive nella sua anima. Sta per succedere, lo sa. Fuoco! Spara. Il cannone tuona. Rappresentatevi bene questo. Ditevi che il cannone è l’insieme dei riti che riguardano la confessione pasquale. Una volta le leggi, i comandamenti riguardanti la confessione di Pasqua non erano stati dati agli uomini. Ma il cannone, lui, c’era! Bisognava sparare. Il Papa era lì: era il cannoniere con la miccia. L’ordine è venuto dal cielo, cari cristiani: Fuoco! Il Papa lo ha sentito. Ha avvicinato la miccia! Il colpo è partito! E la confessione pasquale è arrivata! Non è che possiamo confrontare questo cannone con l’apparizione della legge sulla confessione pasquale? E ci sono deimiscredenti! Ci sono dei miscredenti, cari cristiani, che pretendono che il Papa avrebbe inventato la confessione pasquale! Ma pensate al cannone. Al comando: Fuoco! Tuona. Direste che il cannoniere che, al comando: Fuoco! accende la miccia, ha inventato la polvere da sparo? Ebbene, non potete nemmeno dire che il Papa ha inventato la confessione pasquale. Il Papa non ha inventato la confessione pasquale cosi come il cannoniere non ha inventato la polvere da sparo!
Tutta la gente era convinta. La chiesa intera era convinta. Il modo di utilizzare le immagini è estremamente abile. Anche questa gente supera, a modo suo, i tre gradi. All’interno di questo tipo di confraternite esiste, là ancora, ogni tipo di sfumatura; così come, d’altra parte, non tutte le confraternite sono per forza massoniche. Qui, in Germania, troviamo ad esempio gli “illuminati” e tanti altri dello stesso genere.
Ma da una parte come dall’altra, esistono ancora tre gradi al di sopra dei tre primi. Quelli chedetengono questi gradi superiori, quelli che sono titolari dei gradi particolarmente elevati, fanno parte di certe confraternite – non di tutte ovviamente, ma soltanto di alcune – e costituiscono una sorta di società. È del tutto possibile, ad esempio, che il superiore di una comunità di gesuiti faccia parte di una tale società. Beninteso, i gesuiti combattono furiosamente le comunità massoniche, così come lo fanno i massoni che combattono furiosamente le comunità gesuite. Ma gli alti dignitari dei massoni e gli alti dignitari dei gesuiti appartengono ai gradi superiori di una certa confraternita che forma uno stato nello stato e ingloba tutte le altre. Immaginate dunque tutto quello che si può realizzare nel mondo quando si è, ad esempio, l’alto dignitario di una confraternita massonica che viene utilizzata come uno strumento e che ci si può accordare con l’alto dignitario di una comunità di gesuiti per intraprendere un’azione che si può realizzare soltanto a condizione di aver un tale sistema a disposizione: da una parte si mandano tutti i massoni i quali, attraverso tante vie, si impegnano nell’azione con una incredibile energia. Perché bisogna difendere a spada tratta ciò che va intrapreso. Ma liberare il toro soltanto da una parte non serve a granché. Bisogna fare in modo che la cosa sia combattuta dall’altra parte con lo stesso fuoco, lo stesso entusiasmo. Immaginate ciò che si può provocare con un tale sistema a disposizione! Con una notevole efficacia, ad esempio, si è potuto fare agire i gesuiti e i massoni senza che, né da una parte né dall’altra se ne sapesse qualcosa. Questo è successo in un paese del nord ovest dell’Europa, situato da qualche parte tra la Olanda e la Francia… e questa azione ha avuto degli effetti particolarmente potenti – non soltanto negli ultimi tempi, ma durante un lungo periodo – effetti che si servivano da entrambe le correnti e che hanno permesso di compiere tante cose.
L’ora è passata. Tra otto giorni, miei cari amici, vi introdurrò in ambiti ancora più concreti. Oggi ho esaminato piuttosto gli aspetti astratti del nostro argomento. Ma bisognava aver la visione di tutto l’edificio, perché soltanto in questo modo potremo comprendere quello che, nel mondo esteriore, può agire in questo modo in questo ambito.
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https://www.liberaconoscenza.it/rudolfsteiner/rudolfsteiner-inediti.html
1 – Traduzione di Muriel Noury della oo 167 Fatti presenti e passati nello spirito umano dalla versione francese La liberté de penser et les mensonges de notre époque (La libertà di pensare e le menzogne della nostra epoca) Ed. Triades – giugno 2000 dall’opera tedesca Gegenwärtiges und Vergangenes im Menschengeiste – 2° edition, 1962, Rudolf Steiner Verlag,
2 – Maestro Bertram (circa 1345-1415). Quadro della pala d’altare di Grabow, 1379, Amburgo, Kunsthalle. Qui sopra un particolare.
3 – Con l’aiuto dell’ordine della Stella d’oriente, fondata con questo scopo, Annie Besant e i suoi propugnarono che J. Krishnamurti, sotto il nome d’Alcyone, era il Cristo incarnato
4 – Pseudonimo dell’abate Alphonse Louis Constant (1810-1865), autore di Dogme et rituel de la haute magie (1854-56), Editions Niclaus Bussière, Paris, 1967; La clef des grands mystères (1861), G. Trédaniel, Paris, 1991. Il dogma dell’alta magia, Ed. Atanor.
5 – Scrisse, con il pseudonimo di Papus, tra l’altro: Traité méthodique de Science occulte Paris 1891; In italiano: Iniziazione alle scienze occulte. Traité élémentaire de magie pratique Paris, 1893. In italiano corso di magia pratica 1989.
6 – Jacob Böhme (1575-1624): vedere Rudolf Steiner, O.O. 59 Che cos’è la mistica? – 10 febbraio 1910
7 – Des erreurs et de la vérité ou les hommes rappelés au principe universel de la science par un Philosophe inconnu (1775) Ed. Le Lis. 1979. In italiano: Degli errori e della verità, ovvero gli uomini richiamati al principio universale della scienza. 2009
8 – O.O. 35 Filosofia e antroposofia. Raccolta di articoli dal 1904 al 1929
9 – E. Von Gumppenberg, Was ist und was bewirkt geisteswissenschaftliche Schulung? Leipzig, 1916
10 – Altrove Rudolf Steiner indica Scoto Eriugena sotto questo aspetto.
11 – “Zio” in francese oncle… è il termine utilizzato da un lupetto (figlio di massone), per designare un altro massone. L’inverso è “nipote”. (Daniel Ligou, Dictionnaire de la franc-maçonnerie, 1991, pag. 871)