APPENDICE NECESSARIA AL “DISVELAMENTO AVVERSATO”

dante-alighieri

Per rincarar la dose del mio commento alle già caustiche osservazioni del nostro Isidoro, che si stupiva dei miei inopportuni ‘disvelamenti’, ho deciso farlo vieppiù stupire, col mostrare come le male voglie della potenza straniera d’Oltretevere non abbiano davvero limiti, ossia come dice il mio amato Dante, la belva che porta a perdizione ha una voracità tale ch’egli, con severe parole ammonitrici, di lei nella Divina Commedia, Inf. I, 91-99, così dice:

«A te convien tenere altro vïaggio»,
rispuose, poi che lagrimar mi vide,
«se vuo’ campar d’esto loco selvaggio;

ché questa bestia, per la qual tu gride,
non lascia altrui passar per la sua via,
ma tanto lo ’mpedisce che l’uccide;

e ha natura sì malvagia e ria,
che mai non empie la bramosa voglia,
e dopo ‘l pasto ha più fame che pria».

Infatti, la pedagogia antroposofica delle scuole Waldorf non è la sola “figlia” dell’Antroposofia, concupita dalla potenza straniera d’Oltretevere, che gli sconsiderati – davvero poco accorti – antroposofi “concedono” alla parte avversa per un mercenario connubio. Ed ecco che la belva già volge gli occhi suoi impudichi pure ad un’altra “figlia” dell’Antroposofia, ossia all’agricoltura biodinamica. Abbiam potuto vedere, in passato, le poco onorevoli imprese degli ineffabili “Apostoli della Fede”, i quali mescolano nel pentolone – in un intruglio da far invidia alle streghe del Macbeth di Shakespeare – uno Steiner rivisto e corretto dal loro “signore e donno”, con le dottrine magico-cerimoniali, sedicenti “teurgiche”, quelle magico-sessuali, sedicenti “alchimiche” di Giuliano Kremmerz e del crowleyano Samael (sic!) Aun Weor, e tanta chiesa cattolica. Basta guardare ol loro sito per rendersene conto. Tra l’altro essi si occupano pure di agricoltura biodinamica, dal loro “signore e donno” magicamente mutata in “agricoltura omeodinamica”.

Per  non farla troppo lunga, ed informare pienamente il candido lettore, il quale potrà così farsi un giudizio in piena autonomia, ecco fedelmente riprodotte col “copia-incolla”, una dichiarazione firmata da un non piccolo numero di soci della Società Antroposofica in Italia, che non accettano quanto venuto fuori nella famigerata riunione di Sagrado circa l’infeudamento della pedagogia Waldorf ad un organismo, peraltro estremamente discusso com’è la cattolicissima Compagnia delle Opere di Comunione e Liberazione, ed un’altra lettera inviata da una decina di soci, dei quali naturalmente – come per le precedenti – non riveleremo i nomi. Fa piacere vedere che vi sono almeno alcune persone leali e di buon senso – dimostrando sensibilità e moralità – che non intendono tacere e accettare passivamente il malo andazzo, imposto sulla loro testa e a loro insaputa, dalla Direzione della Società Antroposofica in Italia.

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DICHIARAZIONE 

RITENENDO INSODDISFACENTE E PER NULLA ESAURITA LA DISCUSSIONE TENUTA A SAGRADO NELLA RIUNIONE DEI FIDUCIARI, SULLA FIRMA DI ADESIONE ALLA “FONDAZIONE DELLE OPERE EDUCATIVE” (F.O.E.), ESPRESSIONE DI “COMUNIONE E LIBERAZIONE”, FIRMA APPOSTA, GIA’ NEL 2001, DALLA PRESIDENZA DELLA FEDERAZIONE DELLE SCUOLE WALDORF IN ITALIA,  I FIRMATARI DELLA PRECEDENTE  PROTESTA, CONSIDEREVOLMENTE AUMENTATI DA NUOVI ADERENTI, RIPROPONGONO LA QUESTIONE NELLA PRESENTE DICHIARAZIONE, DA PORRE ALL’ORDINE DEL GIORNO NELL’ASSEMBLEA GENERALE DEI SOCI DEL CONVEGNO NAZIONALE DELLA SOCIETA’ ANTROPOSOFICA ITALIANA CHE SI TERRA’ A DORNACH NEL GIUGNO 2016.

ESSI SONO DECISI, AD OGNI CONVEGNO NAZIONALE E AD OGNI RIUNIONE DI FIDUCIARI CHE SI PRESENTERANNO IN FUTURO, A REITERARE INFLESSIBILMENTE LA RICHIESTA DI RITIRO E DI CANCELLAZIONE DELLA SUDDETTA FIRMA DI ADESIONE, CONSIDERANDOLA UN INACCETTABILE E GRAVISSIMO COMPROMESSO ED UN AUTENTICO TRADIMENTO DEI PRINCIPI DELLA SCIENZA DELLO SPIRITO.

CHIEDONO INOLRE CHE OGNI ANTROPOSOFO O ALMENO OGNI FUDUCIARIO PRESENTE NELL’ASSEMBLEA SI ESPRIMA IN MODO PRECISO E INEQUIVOCABILE SULLA QUESTIONE.

5 APRILE 2016

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Al Collegio di Presidenza della Soc. Antroposofica in Italia 

Doverose risposte a domande semplici semplici.  

Giungono strane e sconcertanti notizie dal campo antroposofico italiano, che impongono molte domande ed altrettante risposte chiarificatrici.

A) Al convegno internazionale di agricoltura biodinamica intitolato “Per l’economia della Terra – La nostra casa comune” svoltosi a Milano dal 19 al 20 febbraio 2016 presso l’Università Bocconi ed il Teatro Parenti, hanno partecipato, fra le altre personalità intervenute, alcune che destano giustificate perplessità in ragione della loro nota formazione gesuitica.

In particolare lascia interdetti la presenza del vescovo cattolico e teologo argentino Marcelo Sànchez Sorondo, cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e della Pontificia Accademia delle Scienza Sociali, dichiarato curatore dell’EnciclicaLaudato si’” di Papa Francesco, quindi esponente di spicco della Chiesa Cattolica.

Sorge pertanto spontanea l’esigenza di interrogarsi sul senso e lo scopo di tale presenza e rappresentanza, soprattutto in relazione al chiarimento se l’alto prelato sia stato invitato dai promotori ed organizzatori del convegno o si sia proposto autonomamente; in entrambe le ipotesi, in ogni caso, richiedendo che fosse preventivamente verificata, stante l’ormai acclarata posizione della Chiesa Cattolica nei confronti del Movimento antroposofico, la sussistenza di un presupposto irrinunciabile, consistente nel pubblico ed espresso riconoscimento dei fondamenti scientifico – spirituali dell’agricoltura biodinamica.

Diversamente, considerato l’argomento trattato dal suddetto relatore, vale a dire l’EnciclicaLaudato si’”, si deve chiedere agli organizzatori della manifestazione se abbiano o meno letto in modo approfondito la richiamata Enciclica pontificia e ne abbiano valutato l’eventuale corrispondenza o vicinanza al pensiero della Scienza dello Spirito antroposofica, al di là di qualche consonanza di facciata.

Oppure si deve ritenere che la “madre” Società Antroposofica in Italia, oltre alle incomprensibili, confuse ed innaturali commistioni con gli Apostoli della Fede, attraverso una delle sue “figlie” abbia spalancato l’accesso nel proprio seno alla piena condivisione anche della visione gesuitica della vita e della dottrina sociale della Chiesa Cattolica romana?

Valga in proposito richiamare le lapidarie parole del Dott. Steiner: “Vi è forza distruttiva soprattutto in tre correnti (…) Il secondo elemento distruttivo non è solo il gesuitismo cattolico, ma ogni forma di gesuitismo, poiché in sostanza è affine all’americanismo. Se la corrente americana fa sì che si sviluppi la paura dello spirito, il gesuitismo cerca di sviluppare la convinzione che non ci si debba occupare dello spirito, al quale non si è in grado di avvicinarsi, lasciando amministrare i beni spirituali da chi è chiamato a farlo, secondo la dottrina della chiesa cattolica. Questa corrente tende ad atrofizzare le forze della natura umana che vanno verso la sfera soprasensibile”. (Berlino, 30 luglio 1918).

B) Sennonché la seconda notizia rischia di tramutare in certezza il dubbio sollevato nel punto che precede, visto e considerato che si è appresa di recente, mediante gli articoli pubblicati dalla rivista “Germogli”, l’iscrizione fin dall’anno 2001 della Federazione delle Scuole Steineriane Waldorf in Italia al FOE, ossia alla Compagnia delle OpereFederazione Opere Educative ovvero Comunione e Liberazione; nel cui Statuto – Finalità, all’art. 2 comma 2, si legge: ”L’associazione trae la propria origine e mantiene il proprio riferimento ideale nella esperienza cristiana e nella dottrina sociale della Chiesa.”

Infatti la grave circostanza è stata attestata, per l’appunto, da un articolo – intervista a X.Y. del Giugno 2012 apparso sulla predetta rivista “Germogli” e dalla risposta del Settembre 2012, a firma del medesimo maestro, ad alcune domande formulate da un genitore, riportata sempre dall’indicato periodico.

Nell’insieme si percepisce addirittura una netta subordinazione del Movimento delle Scuole Waldorf alla Compagnia delle Opere, che traspare dai seguenti passi: Tutte le nostre realtà scolastiche (…) si servono delle competenze specialistiche dell’Avvocato Marco Masi (neo Presidente del Foe dal marzo 2012 in sostituzione del dottor Vincenzo Silvano) per tutte le questioni relative a contenziosi che nascono tra dirigenti scolastici e realtà Steiner – Waldorf”.

“Sento opportuno aggiungere una nota di carattere personale: a prescindere dalla diversa radice culturale su cui poggiano questi due movimenti e di cui vi è una reciproca corrispondenza negli incontri, vivo l’esperienza di serietà, responsabilità, coerenza e massima dedizione alla missione che li pone per destino al servizio della loro “Opera”. Tutte qualità che in una certa misura sono presenti anche nel nostro movimento e comunque non spalmabili come il burro sul pane, cioè non generalizzabili (!?).

Senza tralasciare la lettera di risposta ad alcuni soci della Società Antroposofica in Italia che segnalavano e contestavano ai Membri del Collegio di Presidenza ed ai Fiduciari per l’appunto l’insano connubio fra Movimento delle Scuole Steiner Waldorf e la Compagnia delle Opere, inviata dal Consiglio della Federazione delle Scuole Steiner Waldorf in Italia; autentico capolavoro dell’arte del dire e  non dire d’ispirazione bizantina ed ulteriore elaborazione gesuitica, di cui si trascrive l’intero testo:

“Cari amici,

in riferimento alla lettera del 20 dicembre 2015 nella quale 11 firmatari chiedono di portare il tema dell’associazione al FOE di codesta Federazione nell’ambito della Società Antroposofica, siamo con la presente a riconoscere tale libertà in quanto la questione ha un carattere pubblico e chiunque può porsi domande in merito.

Riteniamo tuttavia che sarebbe stato più opportuno chiedere a noi, diretti interessati, i motivi di tale scelta.

Siamo altresì certi che, al di là di ogni pregiudizio derivante da rappresentazioni giustificate dalla rispettabile esperienza dei singoli, su terreno scientifico spirituale antroposofico sarà possibile formulare i giusti pensieri grazie alle conoscenze che Rudolf Steiner ci ha donato sulla triarticolazione dell’organismo sociale.

Nell’augurare un buon lavoro, porgiamo cordiali saluti.”

Appunto!

Ed ecco perciò, a volersi limitare alla minima citazione sull’argomento, le parole del Dott. Steiner: Vi è inoltre la società che venne fondata per combattere il Cristo e che ha lo scopo di presentare un’immagine falsa di Gesù, la società dei Gesuiti, che in sostanza esiste per eliminare l’immagine del Cristo da quella del Cristo – Gesù e, per così dire, ammettere Gesù soltanto quale tiranno dell’umanità in evoluzione.”(Berlino 6 agosto 1918).

“Questo è proprio ciò che proibiscono; è proprio quello che non si può fare: non si deve affermare qualcosa sul Cristo, se non rientra nella dottrina della Chiesa. Di conseguenza nelle nostre cerchie non si deve essere tanto ingenui da credere che per il fatto di essere buoni cristiani ci si possa conciliare con il cattolicesimo. Proprio perché si è buoni cristiani, perché si fa tutto per favorire il cristianesimo, si diventa i più grandi avversari del cattolicesimo; sarà quindi necessario e sempre più necessario badare a che scompaia dai nostri circoli l’ingenuità a proposito delle cose che abbiamo intorno. Fra noi deve sempre più avvenire che si vogliano vedere le effettive forze di decadenza e di ascesa che vivono intorno a noi. Dobbiamo superare l’aspirazione esistente fra noi di tendere soltanto verso un po’ di mondo immaginativo.” (ibidem).

La pedagogia Waldorf in Italia non ha forse coscienza della sua identità, non possiede forza spirituale sufficiente per operare nella società senza scendere a compromessi, ma è nientemeno costretta a mercanteggiare la propria rappresentanza con organizzazioni che, come specificano bene le frasi del Dott. Steiner poc’anzi riportate, le sono totalmente avverse?

Invece, attraverso un’altra “figlia” dell’Antroposofia, per mera convenienza si è nuovamente attribuita legittimazione alla dottrina sociale della Chiesa romana, per giunta affidandosi ad una sua corrente con forte impronta politica, perpetrando così il peggiore tradimento dell’impulso scaturito dal Convegno di Natale.

C’è da chiedere come giustificheranno le inopportune commistioni  con organizzazioni religiose portatrici di finalità opposte alla via di conoscenza scientifico – spirituale, gli atti commissivi ed omissivi compiuti coloro che hanno sottoscritto e/o condiviso tali accordi e quanti li hanno superficialmente sottovalutati o ignorati del tutto?

Si può rimettere l’incarico ed uscire di scena con dignità e sobrietà, giacché chiunque comprende come sia possibile sbagliare, però riconoscendolo e ponendovi rimedio.

Ebbene, non resta che attendere le risposte alle domande proposte, unitamente alle determinazioni conseguenti.

Con i migliori saluti

P.S. Con preghiera di inoltrare la presente ai Fiduciari dei Gruppi della Soc. Antroposofica in Italia.

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Io estendo, a mia volta, l’invito a ben meditare i contenuti del presente articolo – e soprattutto le chiarissime parole di Rudolf Steiner – ai lettori dell’anonimo redattore della rivista romana della quale ho avuto modo di parlare in vari articoli precedenti, il quale sostiene che l’ascesi rosicruciana sarebbe – a suo dire – il naturale proseguimento della via della chiesa cattolica, e che – sempre a suo dire – l’opposizione degli esoteristi, specialmente di coloro che si donano in maniera unicitaria alla Via del pensiero e alla Concentrazione, alla chiesa cattolica, all’uso magico e narcotizzante ch’essa fa della propria liturgia, e alla pratica dei suoi sacramenti, celerebbe una segreta inimicizia al Logos.

Un pensiero su “APPENDICE NECESSARIA AL “DISVELAMENTO AVVERSATO”

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