Ida Di Pierdomenico in alta montagna con il suo gregge di pecore – 1972 – A Cusciano di Montorio al Vomano- (Te) – Abruzzo. Foto di Nicola Jobbe
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A questa roccia benedetta
con il mio gregge giungo
e il cumulo depongo di antiche pene
o san michele che squarci le tenebre
principe degli angeli
accogli la mia prece
e i doni che ti porgo benedici
se pur umili e semplici
vengo dagli alti monti pel tratturo
che fino al mare giunge in piano
e come vele ho immaginato le tue ali
lungo il viaggio a proteggermi
non sarei qui se la tua spada
non avesse il varco aperto tra i perigli
non sarei qui riconoscente a offrire
povere parole e latte e cacio e le mie cioce
consunte come vita che le stagioni
insegue a suon di zufolo o zampogna
o ciaramella son pastore
e il gregge guido tra scampanii di luce
san michele che difendi il mondo dai demòni
a te m’inchino e prego che m‘aiuti
contro la malasorte l’infermità l’invidia
che il serpe antico sparge senza tregua
ferocemente barbaramente intorno.
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