*
Se me la volessi cavare con poca fatica direi che parola tedesca, che in italiano viene tradotta con “evoluzione” è “Entwickelung”, universalmente tradotta come “evoluzione”, “sviluppo”. Ma sarebbe una risposta un po’ troppo facile: il concetto vero e proprio di evoluzione è un concetto dal contenuto più vasto.
La cosa non è affatto così semplice, come molti “spiritualisti” superficiali, ed eziandio molti antroposofi credono. Molti hanno appunto un concetto fatalistico dell’evoluzione sia cosmica che umana. Ma Rudolf Steiner stesso avverte che un tale fatalismo sarebbe, nel suo meccanicismo, un influenza materialistica in un pensiero che, invece, dovrebbe essere assolutamente spirituale. Anche nel concetto che molti si fanno del karma, vi è una tale visione materialistica, che col suo fatale automatismo esclude sia coscienza che libertà. Ma la Scienza dello Spirito, appunto, è Scienza della Libertà, non certo fatalismo meccanicistico.
Nel concetto di evoluzione deve essere pensato un duplice aspetto: quello di “evoluzione progressiva”, e quello di “evoluzione regressiva”. Anche in relazione alla “doppia corrente del tempo” – una delle giovanili e più importanti esperienze di Rudolf Steiner, come mette in evidenza Hella Wiesberger. Ad esempio, l’uomo attuale è l’evoluzione progressiva di un essere primordiale, del quale il mondo animale è l’involuzione, o “evoluzione regressiva”. E dallo stesso uomo attuale sorgerà in futuro – attraverso l’evoluzione “progressiva” del bene in meglio – una “comunità dei buoni”, mentre – attraverso una involuzione “regressiva” del male in peggio – sorgerà una “comunità dei malvagi”. Vi sarà, apocalitticamente, una “razza dei buoni” e una razza dei malvagi”. Ma – avverte Rudolf Steiner – bisogna distinguere, e distinguere molto bene, l’evoluzione progressiva o regressiva delle anime, dall’evoluzione progressiva o regressiva dei corpi. Il non compiere una tale, necessaria distinzione, sarebbe frutto di un malsano materialismo, insinuatosi in una concezione spirituale del mondo. Nessun’anima sarà di per sé fatalmente destinata ad incarnarsi nella “razza malvagia”. Potrebbe anche accadere – avverte Rudolf Steiner nella “Scienza Occulta”, che nessun’anima umana fosse così involuta da doversi incarnare nei corpi della “razza malvagia”. Allora quei corpi verrebbero animati dal cosmo in altra maniera.
Prorpio questo punto, che mi angustiava non poco, fu oggetto dei discorsi in un incontro con Hella Wiesberger al Lascito di Rudolf Steiner, alla Rudolf Steiner Halde a Dornach, e lei mi illuminò proprio nel senso che Le ho descritto. Inoltre, vi è un terzo tipo di evoluzione, ed è quella di coloro che operano alla trasformazione del Male in un più alto Bene: questa – la redenzione del Male – è la missione dei Manichei. Quella dell’Ordine dei Manichei – diceva Massimo Scaligero – è l’ideale più audace e rivoluzionario. E l’opera di Rudolf Steiner e di Massimo Scaligero la concepisco nel senso di tale audace ideale.
________________________________________