DODICESIMA LETTERA
Marzo 1945
LA NATURA DEL MONDO PLANETARIO:
MARTE
(Continuazione)
Marte nei Pesci: Marte nei Pesci può condurre alla realizzazione della pace come risultato della riconciliazione tra le forze contradditorie sopra descritte, ovverosia tra i poteri del Cielo e della Terra. Questa realizzazione può giungere unicamente dopo una lotta di una vita attraverso la profonda valle della Caduta. Qui una considerazione dei movimenti prenatali di Marte è straordinariamente importante.
Abbiamo conoscenza di un solo esempio ideale di Marte nei Pesci. Allorché nacque Novalis, il 2 maggio 1772, Marte era in questa Costellazione. All’incirca all’epoca del suo concepimento, Marte entrava in Vergine. Ciò indica che vi era nel corpo astrale di Novalis una manifestazione dei sette aspetti del corpo animico di cui abbiamo parlato più sopra, e che abbiamo descritto dal punto di vista di Marte nelle Costellazioni dalla Vergine ai Pesci. In Novalis l’innocenza cosmico-solare delle forze del corpo astrale era manifesta, così come la grande “Caduta e Resurrezione”. Tutta questa grandezza della potenza astrale fu poi infine accumulata nella posizione di Marte nei Pesci. Essa divenne un potere risanatore di pace e di riconciliazione che permeava tutti coloro che vivevano attorno a quell’essere meraviglioso. Abbiamo molti racconti di questo fatto. Le sue forze astrali erano portate in armonia e si risvegliavano alla realtà del Mondo Spirituale dopo ch’egli era passato attraverso le esperienze animiche più tormentose che gli aprirono gli occhi sulla realtà della Caduta nelle vesti della morte, avendo incontrato la morte nella perdita di uno dei suoi più amati amici.
Marte in Ariete: Marte in Ariete indica un corpo animico che, se è associato con certi altri fatti, fornisce una base adatta per la conoscenza del Mondo Spirituale. Marte nelle Costellazioni dalla Vergine ai Pesci è collegato con lo sviluppo cosmico che condusse nella Caduta e con la sua Redenzione. Le costellazioni dall’Ariete al Leone sono opposte a quelle che abbiamo descritto più sopra; perciò, esse riflettono quei poteri che gradualmente si ritirarono nelle regioni spirituali superiori quando si verificò la Grande Caduta.
Ne abbiamo un esempio nel cielo di nascita di Swedenborg. All’epoca della sua nascita, il 29 gennaio 1688, Marte stava in Ariete. Sappiamo che egli sviluppò una facoltà di chiaroveggenza nell’ultima parte della vita. In questo caso abbiamo bisogno di aggiungere vari fatti per comprendere questa chiaroveggenza di Swedenborg, ma non possiamo farlo adesso. Forse in séguito giungerà per noi un’opportunità di elaborare i dettagli di questo cielo di nascita.
Marte in Toro: quando nacque Raffaello Sanzio, il 26 marzo o il 6 aprile 1483, Marte era entrato nella Costellazione del Toro. All’epoca del suo concepimento Marte era in Acquario ove compiva un nodo nei primi stadi dello sviluppo prenatale di Raffaello.
Marte indica una condizione del corpo di coscienza che, dal principio, porta l’impulso della riconciliazione tra le forze astrali della testa e quelle del cuore, e forma anche una relazione cosciente tra il Cielo e la Terra. Indubbiamente se guardiamo il suo ritratto o leggiamo la sua biografia, possiamo trovare confermato che in quest’amabile personalità non vi era l’ombra della discordia tra Cielo e Terra, bensì caldo, raggiante amore per ogni esistenza nell’Universo.
In questo caso, infine, Marte era entrato nel Toro, che è il segno opposto allo Scorpione. Allorché Marte è nello Scorpione, abbiamo una manifestazione della Caduta scritta nel corpo astrale umano. Sebbene questa posizione segni l’inizio del declino dello sviluppo universale nella materia, esso segna altresì la spiegazione per l’umanità della bellezza del mondo dei sensi. La bellezza del mondo dei sensi è l’ultimo residuo della manifestazione dello Spirito in esso, che irradia dal Toro attraverso Marte e può compenetrare la Costellazione opposta. Perciò, se Marte è in Toro in un cielo di nascita, esso si manifesta nel corpo astrale di un tale essere umano come il potere di riconoscere lo Spirito nel mondo fisico come bellezza. Può manifestarsi come un’inclinazione nei confronti della poesia, ma nel caso di Raffaello si rivela nel bel mondo del colore. Se stiamo di fronte ai suoi dipinti, per esempio a quelli della “Stanza della Segnatura”, possiamo sperimentare la condizione animica che deve aver ispirato Raffaello. Qui il mondo degli oggetti materiali è diventato una rivelazione dello Spirito attraverso il linguaggio del colore.
Marte nei Gemelli: Il famoso filosofo Schopenhauer era nato quando Marte stava nella Costellazione dei Gemelli, il 22 febbraio 1788. Esso inizia la sua corsa nei Pesci all’incirca all’epoca del suo concepimento. Durante gli ultimi mesi del suo sviluppo prenatale formò un nodo nei Gemelli.
I Gemelli sono il segno opposto del Sagittario. Nell’aspetto di Marte in Sagittario abbiamo trovato una condizione astrale che può far apparire l’esistenza umana come una contrapposizione tra il mondo materiale e quello spirituale. Con Marte nei Gemelli, questa lotta è, per così dire, decisa in favore del Mondo Spirituale.
La filosofia di Schopenhauer, che in una certa misura è collegata con la condizione individuale del suo corpo animico, è un’espressione di questa tendenza. Un’esperienza del mondo di un essere umano, secondo la concezione del mondo di Schopenhauer, è il risultato della sua propria condizione animica.
Perciò, se sperimentiamo pena e dolore, ciò è dovuto al fatto che noi stessi abbiamo creato questo mondo attraverso il nostro collegamento animico con esso. Per amore della salvezza da pena e dolore dobbiamo strappare la nostra vita animica da questo mondo. In questa prospettiva appare qui un qualche vago collegamento con un Buddhismo frainteso. E’ una sorta di spiritualismo che non vuole purificare le percezioni sensorie , così che la Luce dello Spirito possa di nuovo risplendere attraverso gli oggetti del mondo fisico, bensì desidera ardentemente fuggire quel mondo che è rigido e doloroso e lasciarlo irredento.
Questo è il pericolo di Marte nei Gemelli, ma naturalmente la mèta che esso esige è la realizzazione della necessità per quella lotta in noi come una questione d’importanza per l’intero destino mondiale.
Marte in Cancro: Quando (maggio 1265) nacque Dante, il poeta della Divina Commedia, Marte era in Cancro. Esso iniziò durante lo sviluppo prenatale con un nodo in toro. Perciò, possiamo ricordare quel che abbiamo detto su Marte in Toro. In questo caso il poeta getta la Luce dello Spirito sugli eventi del mondo materiale che erano oscuri e tragici nella vita personale del poeta. Poi, nell’aspetto di Marte in Cancro troviamo indicata un’altra facoltà impressa nel corpo animico di Dante. Nella Costellazione opposta, in Capricorno, abbiamo trovato indicato l’impulso a pacificare le forze contraddittorie dell’anima. Qui, nel poema di Dante, adombrato da Marte nel Cancro, troviamo la manifestazione della grandezza cosmica di questo processo di pacificazione e purificazione. Le gigantesche scene dell’Inferno e del Purgatorio sono il retroscena cosmico di quelle esperienze attraverso le quali ogni essere umano deve passare dopo la morte.
Marte in Leone: il Leone è il segno opposto all’Acquario. Marte in Acquario indica l’anelito all’unione tra le forze astrali operanti nel cuore e nella testa. Allorché Marte è in Leone, possiamo sperimentare l’anelito alla realizzazione cosmica, il raggiungimento spirituale di questa unione. Ciò appare come entusiasmo nel capo, o regione del pensare, e nel cuore, o regione del volere.
Possiamo scoprire una sorta di entusiasmo sostanziato nel poeta Shiller. Quando nacque, il 10 novembre 1759, Marte era pure in Leone, ma in congiunzione con Nettuno. Esso era partito in Ariete con un nodo e in congiunzione con Urano. Il potere del corpo animico, indicato nel gesto di Marte, potrebbe anche esser diventato un entusiasmo realizzato, diciamo, per l’ideale della Rivoluzione Francese. Comunque, esso fu estraniato dal mondo fisico e divenne invece una specie di meccanico dinamismo spiritualistico che piuttosto distrusse l’unione tra il mondo fisico e quello spirituale.
Questa tragedia si manifesta nelle congiunzioni di Marte con Urano e Nettuno che imposero uno stato d’animo superumano, persino inumano, sulle qualità di Marte.
Gli eventi in Cielo
Il Pianeta Saturno è nella Costellazione dei Gemelli. Esso entrò in questa Costellazione al solstizio d’estate dello scorso anno [1944], allorché era in congiunzione con il Sole, vale a dire: esso allora stava direttamente dietro il Sole. Durante il periodo natalizio, il 29 dicembre, esso era in opposizione al Sole. Il Sole si era allora mosso nella parte opposta dello Zodiaco e stava nella Costellazione del Sagittario. Dal 24 ottobre fino al 6 marzo Saturno eseguiva un nodo. Poi si muoveva in maniera retrograda, ovvero contro la direzione generale nella quale si muovono i corpi celesti del nostro sistema planetario. Comunque, durante questo moto retrogrado esso non lascia la Costellazione dei Gemelli.
Dovremmo volgere lo sguardo su un tale evento come osservando i movimenti delle lancette dell’orologio. Non è l’orologio che determina la nostra vita, bensì siamo noi che disponiamo la nostra vita secondo il tempo che indica l’orologio. Così non possiamo parlare di una qualsiasi determinazione degli eventi terrestri dall’influenza dei corpi celesti – per esempio, in questo caso, da Saturno nei Gemelli – tuttavia possiamo leggere l’ “ora” cosmica nella quale l’umanità è entrata. E’ lasciato a noi adempiere alle necessità di questa ora.
Saturno è riflesso nelle profondità della vita animica dell’umanità. Esso annuncia l’ora dei più profondi impulsi storici che giungono in vita nelle regioni sconosciute dell’umano volere. L’ultima volta che Saturno fu nei Gemelli, l’umanità era nel mezzo della Prima Guerra Mondiale, giacché fu durante gli anni tra il 1914 e il 1917.
Siamo ora in una posizione simile e sembra come se tutti i problemi irrisolti di quegli anni passati siano risorti e stiano nuovamente sulla soglia. Spessissimo appare come se essi fossero diventati addirittura maggiori.
La Costellazione dei Gemelli riflette l’antica dualità degli esseri umani allorché essi si sperimentano come singole individualità. Da un lato essi sperimentano più o meno chiaramente in sé stessi la scintilla divina che collega l’individuo con un Mondo Spirituale o Cosmico, e dall’altro essi si trovano posti nel mondo terrestre che sperimentano tramite i sensi e che rigidamente imprigiona dentro di essi la loro vera natura “umana”.
Non sembra esistere alcuna riconciliazione tra i due mondi che si incontrano nell’individualità umana. Quei due mondi sono in inimicizia e quest’odio cresce ogni giorno di più. Questa è la posizione nella quale si trova oggi l’umanità. Saturno nei Gemelli annuncia l’ “ora” dell’ “Io”. Tali problemi devono essere risolti durante quest’ora, oppure l’umanità sarà colta in un’epoca successiva da una catastrofe molto più possente.
Questa è la grande domanda che appare riflessa nella posizione di Saturno nei Gemelli: come può l’anima umana guidare se stessa tra lo Spirito e il corpo? Le rivelazioni dello Spirito sono potentissime e diventano sempre più potenti. Nella nostra epoca queste rivelazioni possono essere stranissime e quasi distruttive. Coloro che sono al centro degli eventi, e coloro che devono combattere nei diversi teatri di guerra, questo lo conoscono sin troppo bene. Vi è inoltre il pericolo che gli esseri umani non possano essere capaci di prendere più a lungo queste esperienze in maniera sufficientemente seria, ovvero che le loro anime possano essere sopraffatte e le loro vite portate nel caos. Lo Spirito dell’umanità e del mondo corre il pericolo di diventare un fantasma disturbante per l’esperienza animica dell’umanità.
Il mondo al quale gli esseri umani sono avvinti tramite il corpo è divenuto sempre più indurito e doloroso. Positiva inimicizia nei confronti di ogni cosa collegata con lo Spirito o persino con l’anima sembra essere innata in esso. A causa di questa gelida inimicizia il Pianeta Terra è in pericolo di diventare completamente inadatto per le anime umane e adatto unicamente per fantasmi meccanizzati dell’essere umano. Il problema nelle profondità dell’anima umana, che è riflesso nella posizione di Saturno, è questo: come può oggi l’umanità vincere questo duplice pericolo?
Dobbiamo vincere in noi stessi il potere che causa il fatto che il mondo, al quale appartiene il nostro corpo, ci appaia come rigido, freddo e odioso. Se purifichiamo i nostri sensi dall’antico mondo, dall’innato egoismo, possiamo imparare a percepire il mondo fisico come una rivelazione dello Spirito. La Scienza dello Spirito ci dà il potere di guardare nella natura e di vedere la Luce dello Spirito che lo compenetra. Se lo Spirito si rivela nella regione dell’anima umana, abbiamo bisogno di riconoscere che qui vi è un vero sentiero dal quale noi possiamo ottenere una conoscenza definita dei Mondi Superiori. La realizzazione di questa conoscenza, e il potere di comunicarla a coloro che sono nel bisogno, è il còmpito di coloro che hanno già seguito il sentiero che la Scienza dello Spirito ha rivelato. Solo questa conoscenza può rendere capaci gli esseri umani di vincere i pericoli che sorgono da esperienze spirituali per le quali l’anima è impreparata e che operano come fantasmi disturbanti.
Questa è la situazione presente dell’umanità così come essa è riflessa nella posizione di Saturno nei Gemelli. Essa mostra il profilo generale delle forze che sono operanti nelle profondità delle anime umane come un destino cosmico. Ulteriori influenze sono riflesse dalla posizione e dai movimenti degli altri Pianeti, ma parleremo di questi nelle prossime Lettere.
(Continua)
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