VITA DEL PENSIERO COME IMPULSO SOCIALE (di Yuika Uchiyama)

 

Michele

(Liane Collot d’Herbois «Arcangelo Michele»)

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L’economia, la società e la cultura moderna mostrano visibilmente un dimenarsi spasmodico, una richiesta di rinnovamento, una sete di impulsi vivificatori. Una sorta di malattia che non trova cura, poiché si ignora l’ingrediente ultimo ma in assoluto piú reale ed efficace: la conoscenza del Mondo Spirituale. La consapevolezza e l’accettazione dell’ordine soprasensibile può riportare l’armonia cosmica nei sistemi politico-economici ispirati oggi da materialità e astrazione, termini apparentemente opposti tra loro ma in realtà appartenenti alle due facce della stessa medaglia nelle mani di Arimane.

È la medaglia della quantità, privata volontariamente della memoria della qualità. «Il realismo del sensibile va superato con la potenza realistica dell’idea: che è la verità del sensibile», scrive Massimo Scaligero nell’Iside-Sophia. È necessario permeare le singole azioni di una sostanza illuminata, tenendo viva in sé la convinzione che non sono sufficienti gli atti ritenuti socialmente caritatevoli e meritevoli, poiché la verità non giace sempre nella bontà apparente. La Verità si trova nell’intuizione di ragioni piú elevate, talvolta difficili da comprendere per l’intelletto umano, donate dalla fede nella forza del pensiero vivo, operante nell’attimo prima che il pensiero razionale fluisca.

La travolgente potenza del pensiero inizia recentemente a essere presentita anche da realtà lontane da conoscenze spirituali, come a mostrare un nuovo andamento dell’evoluzione. Oltre ai soliti “uomini del momento”, istruttori dei moderni “individui vincenti”, i quali esibiscono la capacità di migliorare la vita tramite lavoro di pensiero, la cui finalità però permane nella sfera del guadagno e del danneggiamento altrui, degno di nota è uno studio della fisica quantistica russa inerente a quel 90% di DNA di cui ancora non si conosce esattamente la funzione. Tale DNA sarebbe una potente antenna che, in base alle informazioni ricevute da pensieri e parole interne ed esterne a noi, si modifica per poi trasmettere tale mutamento alle cellule dell’organismo, provocando un riflesso in esse. È un tentativo di spiegazione scientifica delle intuizioni, della telepatia, delle guarigioni tramite pensiero e via dicendo (The DNA-wave Biocomputer).

Questo studio è di certo un importante riscontro di leggi piú elevate esplicantisi sul piano fisico, ma è condotto in relazione al sistema nervoso e al cervello, i quali, come sappiamo dai nostri Maestri, hanno perso la loro originaria vita di luce per permettere l’esperienza sensibile e razionale. La tendenza della scienza a ritenere che il pensiero logico-matematico e riflesso sia la vera luce, è un tranello di Lucifero, attuato al fine di tenere prigioniera la Vergine Sophia.

Di conseguenza l’indagine del mondo puramente materiale, scontrandosi con lo strumento stesso con cui è compiuta – il pensiero – inizia a dare segni di cedimento. Solo il pensiero puro apre le porte alla vita del mondo eterico, libera il sistema nervoso, ripristina la memoria cristica del cuore e riporta l’unione androginica nel sangue eterizzato; qui l’Io, con la sua luce solare, può rincontrare allora le forze della  Luna celeste, della Vergine Sophia, colei che rappresenta

Iside-Sophia

  «il superamento del riflesso nel pensare e nel sentire», spianando la strada al Cristo. A tal fine è indispensabile l’intervento della forza di Michele, la volontà cosmica che vince gli incatenamenti degli Ostacolatori.

La realizzazione del Cosmo dell’Amore, verso il quale ci incamminiamo con passi lenti e con pesanti catene da sciogliere, richiede il riconoscimento della forza d’Amore all’interno del pensiero. Ancora nell’Iside-Sophia leggiamo: «Se si riesce a concepire la sintesi delle forze di tutte le Gerarchie fluenti nel Cosmo, si può avere l’idea della Forza-Christo e si può anche riconoscere che tale Forza è Amore Divino diveniente amore umano. Il farsi umano dell’Amore Divino è la virtú della Vergine Sophia, servente l’opera di Colui che incarna l’Amore Divino. Ciò è possibile, perché l’impresa del Figlio dell’uomo non è soltanto la convergenza della donazione di tutte le Gerarchie, ma parimenti il fluire di una potenza che giunge dal dominio superiore a quello delle Gerarchie medesime: il dominio del Mistero della “Causa prima senza cause”, da oltre il cielo cristallino. Ciò che viene dal Christo, la Terra invero non l’ha mai conosciuto: attende conoscerlo. Questa l’impresa dell’uomo».

Questo sacrificio, compiuto per rendere l’uomo libero e cosciente, superando lo smarrimento e la perdita di memoria della propria essenza divina, si manifesta nel pensiero riflesso. Scrive ancora Scaligero: «La degradazione del pensiero spiega l’angustia di questa Cultura, il disagio della Civiltà, il sacrificio che in forma in gran parte inconscia assedia l’uomo».

La riforma sociale, dunque, esige la liberazione del pensiero. Solo l’anima ripulita e mossa da pensiero in quanto forza d’amore potrà permeare di impulsi spirituali l’economia, la giurisdizione, la cultura. La giusta luce può essere riportata non dalla fredda e astratta matematica quantitativa, ma dalla conoscenza della vita spirituale in quanto qualità retrostante e immanente in ogni avvenimento.

In una circostanza in cui vi è una esigenza urgente di conoscenza, il nostro lavoro spirituale, mirante alla resurrezione dell’essenza originaria del pensiero, dovrà responsabilmente essere donato all’organismo sociale.

Occorre quindi operare con lo spirito comunicato da Steiner tramite le parole: «Oh Michele, io mi raccomando alla tua guida con tutta la forza del cuore, cosí che questo giorno possa diventare l’immagine della tua volontà di porre ordine nel destino».

 

Yuika Uchiyama

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.(per gentile concessione di www.larchetipo.com/2013/lug13/juvenilia.pdf)

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