Spesso, molto spesso, mi ritrovo a seguire e leggere discussioni, articoli, riflessioni pubblicati in altri lidi con i quali mi ritrovo a simpatizzare. A volte sono di carattere scientifico, quella scienza “illuministica” con la quale non mi dovrei ritrovare. Eppure… Eppure proprio in quegli ambienti, troppo “freddi”, decisamente atei, scopro persone che pensano.
Sicuramente non si esprimeranno come Steiner o Scaligero ma, nel loro senso di ricerca, si applicano, si concentrano. E si sacrificano.
È la Filosofia della Libertà che mi par di vedere? Quel qualcosa che va oltre la Scienza dello Spirito “didattica”. Il Pensare, Sentire, Volere.
Che differenza enorme si rileva rispetto a certi ambienti “spirituali” ove il sacrificio e la concentrazione si calcolano col cronometro.
No, la scienza non si pone sempre e comunque come un nuovo Illuminismo. Si è riscoperta la concezione Goethiana senza chiamarla con tal nome. Niente è certo, niente è scontato e tutto viene rimesso in discussione. Analizzato con quel metodo scientifico che, se non è propriamente scientifico-spirituale, perlomeno è più finalizzato della libera (ed allegra) interpretazione che i nostri testi subiscono quotidianamente.
Quanto è bello vedere un risultato pensato e ripensato. Che mi importa in fondo se per me è ancora discutibile? Rimane un prodotto dello spirito e non un passatempo messo insieme in cinque minuti.
Ovviamente, ma lo avrete capito, sto parlando di ragazzi e di studenti. Sto parlando di qualche professore. Non dei personaggi pubblici del mondo scientifico e nemmeno delle grandi aziende della chimica e della matematica. Non serviva scriverlo ma visto che il blog è pubblico meglio specificare. No, questi ricercatori sono un po’ come noi. Osteggiati isolati in un mare di ignoranza e superficialità che è sempre più vasto.
Però quando vedo loro e quando vedo voi; quando vedo gente che “non si accontenta” e che in questo non accontentarsi trova uno scopo, e non un ostacolo, non posso fare a meno di pensare a quanto si perde chi non li imita.
Grazie, a loro, a voi, a chi pensa.
Magari è superfluo, ma non mi dispiace poter dire che sono pienamente d’accordo con Balin.
In sostanza il 99% dello spiritualismo è piacere, piacere personale e basta.