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Guerriero nello Spirito, viaggiatore instancabile di mondi antichi e futuri questo e molto altro è stato Pio Filippani Ronconi, un uomo che ha saputo rivivere in sĂ© tutta la Tradizione Perenne ripercorrendo e dignificando il passato per approdare pienamente nell’Antroposofia che conobbe profondamente grazie a Massimo Scaligero.
Non starò qui a scrivere la sua biografia, si possono trovare moltissime testimonianze sulla rete virtuale.
Egli fu un Figlio di Manu che combattĂ© prima di tutto per esprimere massimamente la sua natura. Fuggire dal conflitto, sia terreno che spirituale, lo avrebbe allontanato da sĂ© stesso: la lotta, la battaglia è parte integrante dell’uomo e Pio era pienamente Umano.
Ciononostante, nel contemporaneo mondo antroposofico pochi lo conoscono giacché il suo modo di porsi nei confronti della Scienza dello Spirito non era canonico, anzi! La sua era prima di tutto una vita di asceta-guerriero, fu un moderno Kshatriya e allo stesso tempo brahamana, anzi, per essere più precisi, si potrebbe dire che fu un vivente esempio di completa triarticolazione, di completa esaltazione del Pensiero, del Sentire e del Volere.
Ed è proprio l’ascesi del pensiero che lo riconnette a quella sottile linea che da Steiner si trasmise a Colazza, per poi passare a Scaligero e approdare in forma essotericamente mutata proprio in Pio.
A tal proposito, scrive nella prefazione de “La Luce” del suo mentore Massimo:
“Il tema fondamentale dell’opera, attorno a cui si ordinano i suoi dodici capitoli, è quello dell’essenza intuitiva del pensare, in cui opera il principio della Luce, che è idea. L’uomo si serve della Luce, con cui guarda il suo riflettersi nella tenebra, che gli appare come mondo oggettivo, ma non la possiede nĂ© si accorge che fuori di sĂ© è la Luce, o LĂłgos, a dominare la tenebra, conferendo significato al mondo delle forme che da questa emergono. La conoscenza, quindi, è un ritrovarsi dell’uomo nel cuore della tenebra, ricongiungendosi alla Luce che su di essa domina. Come il Figlio nasce dalla Vergine, così il linguaggio – prolungamento del Verbo di qua dalla soglia umana – nasce dall’Anima del Mondo ed anche nelle sue forme minime è pur sempre una risonanza della Parola cosmica.” (La Luce, Massimo Scaligero, Edilibri)
Il linguaggio nasce dall’Anima del Mondo! Pio era un vero conoscitore del linguaggio, si dice addirittura che padroneggiasse 40 lingue differenti! Che sia vero o meno, in ogni caso ci si trova di fronte ad un vero e proprio siddhi, un dono dello Spirito che caratterizzò profondamente Filippani Ronconi. Egli fu dunque legittimo figlio dell’Anima del Mondo, capace di dare pienamente vita a quella Tradizione Perenne di cui spesso si discute molto, ma che effettivamente è praticata da pochi.
Questo e molto altro fu Pio Filippani Ronconi.