IL SOLE E IL LUPO

(I lupi Hati e suo fratello Skǫll inseguono rispettivamente Máni (la Luna) e Sól (il Sole).)

Le circostanze in cui si verifica un’eclissi inducono all’osservazione puramente esteriore di un fenomeno astronomico. Rudolf Steiner ha tuttavia indicato che ben altro vi si ricollega: «Quando l’uomo nordico dei tempi antichi voleva trovare spiegazioni a ciò che vedeva durante un’eclissi di sole (naturalmente all’epoca dell’antica chiaroveggenza si vedevano gli astri in una diversa maniera di come li si vede adesso attraverso un telescopio), sceglieva l’immagine del lupo che insegue il sole e che, avendolo raggiunto, ne provoca l’oscuramento.

Ciò si accordava con i fatti. …I materialisti di oggi dicono che si trattava di superstizione, che nessun lupo inseguiva il sole. …Per l’occultista, esiste una superstizione ben piú grave: quella di credere che a causare un’eclissi di sole sia la presenza della luna davanti al sole. Ciò è esatto per l’osservazione, cosí come era esatta la storia del lupo per l’osservazione astrale. La concezione astrale è persino piú giusta di quella che viene spiegata nei libri, poiché quest’ultima è ancora di piú soggetta all’errore».Steiner aggiunge che durante un’eclissi si verificano fenomeni anche nelle “sfere” e non soltanto nei movimenti spaziali dei corpi celesti. Egli spiega che le eclissi sono «fenomeni di transizione che si collocano tra il Cosmo puramente fisico e il Cosmo spirituale».

Sono fenomeni che “rinnegano” lo spirituale a vantaggio dell’esteriorità, dello spaziale. Lo spazio, cosí come crediamo di conoscerlo sulla terra, quale si presenta in forma di fenomeno legittimo della nostra esistenza terrestre, viene trasportato in qualche modo fino nel cosmo per mezzo delle eclissi. L’ombra, che si tratti di quella della luna o della terra, non esiste in realtà che nel mondo “elementare”, ma nel caso di un’eclissi, essa si condensa fino a rendersi visibile.Tutto ciò, secondo Steiner, ha una sua ragione di essere, una necessità. Occorrono valvole di sicurezza per tutto il negativo che ribolle nei pensieri e nella volontà dell’uomo; queste valvole sono rappresentate dalle eclissi, dall’assenza, piú o meno momentanea, della luce solare o lunare. Poiché il Male è stato permesso nel mondo dagli intenti divini, anche le eclissi sono state necessariamente comprese in questo disegno. Si potrebbe forse dire: al momento della concezione dell’Opera del mondo, la saggezza divina avrebbe potuto facilmente organizzare le cose in modo che non si verificassero delle eclissi. Sarebbe bastato che la luna si trovasse un po’ piú distante dalla terra, e il suo disco non avrebbe mai potuto coprire completamente quello del sole. Non vi sarebbero quindi state eclissi totali di sole. Ma, nello stesso tempo, l’uomo avrebbe dovuto essere costituito in maniera completamente diversa da come è. Per il fatto che si verificano le eclissi, la via dello spazio cosmico viene lasciata aperta agli spiriti delle Tenebre e del Male, e ciò nell’esatta misura ritenuta necessaria.

Elisabeth Vreede

E. Vreede, Le Ciel des Dieux, Triades 1973

Per gentile concessione de L’Archetipo – luglio 1999

 

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